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di redazione
Saranno convocati dagli inquirenti, i testimoni che nei giorni scorsi, hanno negato di sapere che a sparare contro Giuseppe Toia, sarebbe stato Salvatore Vetrano, che per gelosia avrebbe rischiato di uccidere il suo rivale in amore che da qualche tempo frequentava la sua ex ragazza, Anna Bruno.
Nelle prossime ore inoltre, il presunto aggressore dovrà comparire davanti al giudice per le indagini preliminari Luigi Petrucci che deciderà se convalidare il fermo.
Gli inquirenti hanno tracciato il profilo di Vetrano che gestisce una ditta di surgelati a Carini: ha diversi precedenti penali per sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina aggravata dall’uso delle armi e altro.
Sulla vicenda ci sarebbero molte menzogne e tante verità nascoste.
Anna Bruno, la ragazza al centro della vicenda, che la sera stessa dell’agguato era a cena con Giuseppe Toia e l’amica fotomodella Mariangela Passalacqua, avrebbe negato ai carabinieri di conoscere la verità dei fatti. A raccontare alcuni retroscena è invece Toia che ha riferito agli investigatori che qualche giorno dopo l’episodio, Anna Bruno, insieme alla madre, si presentarono a casa sua, raccontando di presunte minacce da parte di Salvatore Vetrano per farla tacere. Il giorno dopo l’agguato, l’uomo la portò da un avvocato di fiducia, insieme all’amica fotomodella. Ma il legale dopo aver appreso la vicenda si mise le mani ai capelli, consigliando a Vetrano di costituirsi ai carabinieri.
Indicazione che l’uomo rifiutò categoricamente, imponendo invece a Mariangela Passalacqua di dichiarare che quella sera non era stata con Giuseppe Toia e Anna Bruno. L’avvocato però sconsigliò questa ipotesi, comunicando alla fotomodella che avrebbe rischiato quattro anni di carcere per false dichiarazioni. Poi ancora, Vetrano avrebbe minacciato anche la Bruno, con l’obiettivo di farle dichiarare che sarebbe entrata a casa prima dell’agguato e non avrebbe visto niente.
E alla domanda sul perché la prima volta in cui è stato interrogato non ha raccontato la verità sull’agguato, Toia ha risposto: ‘ero intimorito in quanto ero ricoverato in ospedale e Vetrano essendo libero, temevo potesse attuare ripercussione nei miei confronti’. Nell’indagine c’è anche il nome di Alessandro Martello, il giovane manager finito sotto i riflettori quando venne accusato di avere portato la droga al ministero dell’Economia nel 2001. ‘Con Giuseppe – ha raccontato ‘ siamo amici dalla elementari. Quella sera l’ho incontrato a Palermo e gli ho chiesto se poteva darmi un passaggio a Villagrazia di Carini perchè la mia auto aveva avuto un guasto. Giuseppe con le amiche mi hanno così accompagnato a casa e sono andati via’.
Poi quindi l’agguato ad Isola delle Femmine, che sarebbe visto con gli occhi di Anna Bruno, che quella sera, prima dell’accaduto, ricevette anche decine di telefonate e messaggi dal suo ex, tutti individuati attraverso i tabulati, che l’aveva vista con Giuseppe Toia in un locale a Palermo, andando su tutte le furie. La ragazza secondo gli investigatori, avrebbe appreso attraverso la madre, che Salvatore Vetrano era li ad aspettarli. Toia così disse alle ragazze di non preoccuparsi e che gli avrebbe parlato risolvendo la questione. Ma non ebbe il tempo di aprire bocca che arrivò il colpo di pistola.
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