Ipotesi commissariamento Regione: botta e risposta fra Boschi e Ardizzone

“Mi auguro per la Sicilia e per i siciliani che non si debba arrivare ad un commissariamento, ma che si riesca a rispettare il piano di rientro, gli accordi presi”. Lo ha detto il ministro per le Riforme istituzionali, Maria Elena Boschi, oggi a Catania per un incontro politico promosso dal Pd. “Da parte del Governo – ha aggiunto – credo che ci sia stata un’attenzione particolare anche per cercare di fare fronte a delle situazioni particolarmente delicate: crisi occupazionale e precariato, rispetto al quale il Governo e’ intervenuto con risorse aggiuntive specifiche. Ovviamente ci deve essere un impegno in primis della Sicilia per la Sicilia. Noi abbiamo gia’ concluso un accordo con la Regione Sicilia di recente – ha detto il ministro Boschi – che ovviamente prevede anche un suo impegno, ma io credo che ci sia stato in questo anno un rapporto di leale collaborazione istituzionale come giusto che sia anche per cercare di colmare alcuni ritardi che c’erano stati negli ultimi anni. L’interesse principale da entrambe le parti e’ stato quello di garantire servizi efficienti ai cittadini, metterli nelle condizioni di avere gli stessi diritti che hanno gli altri cittadini nel resto d’Italia, stando attenti ai conti”.Pronta la replica del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone: “Non e’ tanto grave che un ministro della Repubblica italiana sconosca lo Statuto siciliano, e’ invece gravissimo che ignori la Costituzione e soprattutto la sentenza 219/2013 della suprema Corte con la quale e’ stata esclusa, qualsiasi possibilita’ di commissariamento, per dissesto finanziario, delle Regioni ordinarie e speciali”. “Inviterei il ministro – continua Ardizzone – a trascorrere qualche week end in Piemonte dove, come certificato dalla Corte dei Conti, l’indebitamento della Regione rispetto al bilancio e’ del 35%, o nel Lazio dove la percentuale raggiunge addirittura il 59%. Per la Sicilia, piuttosto, si attivi per far restituire tutte le risorse che in questi anni, unilateralmente e in violazione della Costituzione, lo Stato ha sottratto alla nostra Isola”.(ITALPRESS).
Fonte: Italpress Sicilia