MILANO (ITALPRESS) – “Quella di domani è la partita più importante di questo periodo, contro una squadra forte: dovremo fare una gara molto attenta e da vera Inter”. A parlare, alla vigilia dell’anticipo di campionato contro la Roma, è il tecnico nerazzurro, Simone Inzaghi. “Lautaro? Deve continuare così, è ancora giovane e può migliorare ancora molto – sottolinea in conferenza stampa – Sono soddisfatto di lui e di tutti gli altri attaccanti della rosa, è tre partite di seguito che segna, speriamo possa continuare così”.
Domani sulla panchina avversaria ci sarà Mourinho: “Sarà un piacere incontrare l’allenatore del Triplete, non l’ho mai incontrato e conosciuto. Per lui sarà una partita speciale, dovremo fare ancora più attenzione per le capacità di questo allenatore, che ha fatto bene in tutti i club in cui è stato”. Circa la squadra, Inzaghi annuncia che “non ci saranno Ranocchia e Darmian, ci sono pochissime possibilità per de Vrij e Kolarov, poi dovrò valutare Bastoni, che ieri era sfebbrato e oggi sembra stia meglio”. “In questo momento abbiamo recuperato terreno perché abbiamo ritrovato continuità, le prestazioni ci sono sempre state – ha proseguito Inzaghi – Siamo in un buon momento, creiamo tanto e siamo il miglior attacco, ma quello che conta oggi è solo la Roma, troveremo un avversario arrabbiato e di qualità”. Tornare a Roma, per l’ex coach biancoceleste, “fa sempre effetto ma ormai sono calato al cento per cento nella realtà Inter. Bisognerà fare una gara di personalità, all’Olimpico bisogna sempre averne.
Dzeko? Sarà una partita speciale per lui come per tutti gli altri”. “Vincere il titolo d’inverno? Sappiamo che conta fino a un certo punto, anche quando avevamo un distacco maggiore ero sereno perché vedevo giocare la squadra bene e si allenavano tutti come chiediamo – aggiunge l’allenatore dell’Inter – Ora la classifica si è accorciata, nelle ultime dieci gare abbiamo fatto otto vittorie e due pari. Ci siamo avvicinati, ma tutte corrono. Ragioniamo gara per gara, domani è la sedicesima e ne mancano 23 alla fine”. “Giocando ogni due-tre giorni non è semplice. Bisognerebbe guardare con più attenzione i calendari, magari iniziare prima il campionato o mettere insieme più gare delle nazionali in un altro periodo. Noi allenatori dobbiamo adeguarci e lo stiamo facendo”, conclude Inzaghi, commentando un calendario sempre più ricco di impegni che lascia strascichi sui giocatori.
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