Evitare il fai da te per non incappare in brutte esperienze, destinate a naufragare”. Da Caltanissetta, dove si è tenuto il seminario, la Cna ha lanciato una nuova sfida per accompagnare le imprese siciliane a sbarcare nei paesi africani. Sistema Paese, sistema della filiera e partner del posto affidabili: queste le principali direttrici di marcia, tracciate durante l’incontro, per la buona riuscita dell’operazione commerciale. “Non possiamo non tenere conto di questi mercati emergenti, dettati da una costante espansione demografica e da un accelerato popolamento urbano – ha spiegato il presidente regionale della Confederazione, Nello Battiato, il quale, nel suo intervento, ha annunciato la disponibilità dell’Organizzazione a promuovere momenti informativi e di approfondimento anche in altre città dell’isola per mettere a fuoco le opportunità e gli strumenti che occorrono per potere trasferire risorse umane e capitali nell’altra parte del Mediterraneo”. Questo è investire nei mercati emergenti.
Anche il segretario regionale, Piero Giglione, ha confermato l’impegno della Cna rispetto a questi nuovi scenari. “Ma operazioni di questa importanza, specie in un continente così complicato, vanno fatte con la collaborazione degli organismi governativi, deputati alla politica estera, ma anche, tenuto conto dello statuto speciale e della posizione geografica strategica della nostra Sicilia, con il coinvolgimento delle Istituzioni della Regione. E noi, in questo senso, saremo certamente da stimolo per il nuovo governo dell’isola”. Questo è investire nei mercati emergenti.
A realizzare l’evento, che ha visto una massiccia partecipazione, è stata la sede provinciale della Cna di Caltanissetta con in testa Il presidente, Giovanni Manduca, e il direttore, Pasquale Gallina, i quali, nei loro interventi, hanno stretto l’obiettivo sulla necessità di guardare con attenzione alle potenzialità offerte oggi dai paesi dell’ Africa sub sahariana. “Abbiamo voluto invitare – hanno sottolineato – autorevoli relatori ed esperti della materia in modo da avere un quadro generale, quanto il più possibile chiaro, su quelli che sono i percorsi logistici, tecnici, amministrativi, fiscali, finanziari ed istituzionali da seguire nell’ottica di un eventuale investimento in quella parte del continente”.
L’iniziativa ha trovato il supporto di Internationalia nell’ambito del format Ialab, Officine di InfoAfrica per la formazione e l’internazionalizzazione, organizzate da uno specializzato gruppo editoriale, nato dall’incontro di giornalisti e ricercatori, con esperienza ultra decennale nel campo dell’informazione estera.
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