Un ingente patrimonio, costituito da un’attività commerciale, cinque fabbricati, tre autovetture, un motociclo e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 650.000 euro, è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Palermo in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo.
Il sequestro è stato eseguito in relazione ad indagini patrimoniali svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria delle Fiamme Gialle palermitane nei confronti di un quarantasettenne di Palermo, che era stato tratto in arresto nell’aprile 2013, in esecuzione di un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Palermo per una tentata estorsione, unita a plurime minacce, perpetrata con altri soggetti ed aggravata dal metodo mafioso, ai danni del titolare di un’attività di ristorazione nel capoluogo palermitano al quale veniva richiesta la c.d. “messa a posto” per lo svolgimento della propria attività commerciale.
Il soggetto nei cui confronti è stato ora eseguito il sequestro aveva cercato di intimidire l’imprenditore manifestandogli la propria appartenenza all’organizzazione Cosa Nostra e richiedendogli quindi una somma di denaro che, a suo dire, serviva per il sostentamento delle famiglie dei detenuti.
Di fronte alle resistenze manifestate dall’imprenditore estorto, venivano poste in essere condotte minatorie, tra cui due tentativi di intrusione, danneggiamenti e, in un’occasione, il rinvenimento di una tanica di benzina, allo scopo evidente di “convincere” l’imprenditore ad aderire alle richieste illecite, che sono poi state denunciate dall’imprenditore in questione.
Nel corso degli accertamenti patrimoniali per l’applicazione delle misure di prevenzione è stata accertata la riconducibilità al soggetto malavitoso di un’attività commerciale di vendita di componenti elettronici in Palermo, la quale, formalmente intestata al figlio, veniva di fatto gestita dallo stesso, nonché la titolarità di cinque unità immobiliari in Palermo, 3 autoveicoli, 1 motoveicolo e disponibilità finanziarie (conti correnti, depositi a risparmio e polizze assicurative), per un valore complessivo di circa 650.000 euro.
Tale patrimonio, non risultando essere in linea rispetto ai redditi dichiarati dal nucleo familiare, è stato pertanto sottoposto a sequestro.
Decreto di sequestro nr. 202/13 R.M.P. emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione.
VALORE DEI BENI IN SEQUESTRO: € 650.000,00
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