Le autorità parlano di una decina di incendi in poco più di un mese, molti dei quali nemmeno denunciati: due macchine, una motoape, saracinesche di negozi, una baracca di frutta e verdura. E’ il racket che chiede la sua parte in un momento in cui la crisi economica causata dal Covid si fa sentire anche per la malavita.
La scia di roghi notturni e intimidazione è andata avanti fino ai primi giorni del mese. Gli estorsori vogliono la loro parte, ma gli affari non vanno per nessuno.
Prima è stata data alle fiamme una Fiat 600 intestata a una casalinga, che però ha un figlio venditore ambulante nei pressi di via Brancaccio. Poi è stata versata benzina sulla saracinesca di un mini- market a poche centinaia di metri di distanza e un paio di giorni dopo una bottiglia con liquido infiammabile è stata lasciata davanti ad un negozio di casalinghi in corso dei Mille.
La pandemia ha messo in ginocchio tante attività commerciali, piccole e grandi.
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