MILANO (ITALPRESS) – Si è tenuta a Milano la cerimonia di premiazione del Concorso per giovani fashion designer realizzato da CNA Federmoda e dal Museo del Risparmio per creare il guardaroba di Mica la Formica, la mascotte del Museo di Intesa Sanpaolo nato nel 2012 con lo scopo di diffondere l’educazione finanziaria per aiutare le persone a prendere decisioni razionali e informate e adottare i comportamenti corretti per raggiungere i propri obiettivi.
Ad aggiudicarsi il primo premio e la borsa di studio di 3.000 euro è stata la giovane stilista Simona Zizza, che ha disegnato un guardaroba di otto capi in grado di rappresentare al meglio la personalità di Mica, la sua grande attenzione per l’indipendenza economica delle donne, la sensibilità verso le tematiche ambientali e la passione per la moda.
All’evento è intervenuto Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, che ha commentato: “Il concorso presentato oggi premia la creatività italiana all’insegna della sostenibilità ambientale, un connubio a cui il sistema moda è sempre più destinato. Questa transizione richiede investimenti significativi e ha forti implicazioni sul sistema economico e sociale. L’iniziativa del Museo del Risparmio conferma l’attenzione di Intesa Sanpaolo verso i giovani e l’ambiente. Spetterà a loro gestire con consapevolezza e intelligenza le risorse naturali, con una competenza affine alla capacità di gestire bene il proprio denaro”.
Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale CNA Federmoda, ha aggiunto: “Abbiamo voluto posizionare questa iniziativa nella giornata di apertura della settimana della moda milanese anche come messaggio simbolico auspicando una vera stagione della ripartenza per il settore dando visibilità ai giovani, rilanciando il tema della sostenibilità e legando il tutto al sistema delle imprese artigiane e PMI pilastri del made in Italy”.
Il guardaroba della mascotte si pone l’obiettivo di contribuire a trasformare Mica in una influencer, al passo con i tempi anche nell’abbigliamento, capace di divulgare l’educazione finanziaria e di promuovere un approccio sostenibile. Per evidenziare i principi che sono alla base delle attività del Museo – le cui attività sono concentrate sull’educazione finanziaria e, per estensione, sull’economia circolare e green in senso lato – è stato espressamente richiesto agli stilisti l’utilizzo di materiali che promuovessero la tutela dell’ambiente.
Il Presidente Nazionale CNA Federmoda, Marco Landi ha messo in evidenza “l’impegno ultratrentennale dell’Associazione verso i giovani e il rapporto con le scuole italiane e come, ormai da oltre 10 anni, essa abbia avviato programmi tesi a diffondere la sostenibilità economica e sociale lungo la filiera e con grande soddisfazione oggi registri una ampia condivisione su queste tematiche”.
Simona Zizza ha conquistato la giuria – composta da Roberto Corbelli, direttore artistico e ricercatore di tendenze, Fabiana Giacomotti, docente di Fashion Studies all’Università La Sapienza di Roma e curatrice de Il Foglio della Moda, inserto mensile de Il Foglio, e Giovanna Paladino, direttore del Museo del Risparmio – “grazie alla modernità e originalità della sua collezione, in grado di esprimere al meglio il mondo sportivo, amato dalla mascotte, con un mix di tessuti, stampe e colori che rimandano immediatamente ai lavori del futuro – si legge in una nota -. Un outfit per ogni stagione e un guardaroba versatile con capi adatti anche alle occasioni più importanti come la partecipazione a prime teatrali o eventi sportivi locali e internazionali, un tocco di classe all’altezza delle migliori maison di moda.
Obiettivo non secondario dell’iniziativa è stato quello di far conoscere a un pubblico variegato i processi creativi interni al mondo della moda e il modo in cui un approccio sostenibile influenza e condiziona anche questo importante settore economico, dalle aziende artigianali a quelle più grandi”.
Secondo il Rapporto di Analisi dei Settori Industriali realizzato da Intesa SanpaoloPrometeia, nei prossimi anni, la crescita dei livelli di attività del sistema moda italiano, uno dei settori più penalizzati dalla pandemia, dipenderà soprattutto dalla capacità delle imprese di intercettare i nuovi orientamenti di consumo in termini di prodotti e modalità di acquisto con rilevanti investimenti legati alla sostenibilità, oltre che al riposizionamento qualitativo dell’offerta e allo sviluppo di piattaforme per le vendite on line.
Ai partecipanti al Concorso, nella prima metà di novembre, il Museo offre un percorso formativo di avvicinamento al concetto di imprenditorialità, con incontri che approfondiranno temi quali l’idea imprenditoriale, il capitale umano, la gestione del rischio, il business plan, il nuovo paradigma dell’economia circolare. La parte teorica sarà integrata da esercitazioni pratiche, con testimonianze di stilisti e operatori del settore e con una panoramica sui principali strumenti finanziari a disposizione dei giovani che intendono avviare un’attività imprenditoriale.
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