Intervento unico al mondo su Sindrome di Bouveret al Garibaldi di Catania

Non si trova nella letteratura medica ufficiale un intervento simile su un caso di Sindrome di Bouveret, ma è quanto accaduto presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Garibaldi-Centro di Catania. Una paziente di 64 anni, giunta a seguito della scoperta di un calcolo che ostruiva il duodeno, diagnosticato tramite gastroscopia privata, è stata trovata affetta da Sindrome di Bouveret con fistola colecisto-duodenale, una rara e pericolosa condizione che comporta un alto rischio di mortalità. Negli ultimi cinquant’anni, sono stati registrati circa duecento casi, con un tasso elevato di mortalità in assenza di diagnosi tempestive.

Dopo un’attenta valutazione da parte dei medici del Pronto Soccorso, il dottor Enrico Piazzese e il responsabile dell’Unità di Gastroenterologia dell’Arnas Garibaldi, Domenico Catarella, hanno optato per un intervento endoscopico avanzato. Questo tipo di procedura, resa possibile grazie a moderne attrezzature dotate di laser e sonde presso le sale operatorie dell’ospedale di Nesima, rappresenta una scelta meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale e non ha precedenti documentati su un caso di questo genere.

“Per intervenire – ha spiegato Catarella – ho dovuto ottenere rassicurazioni dall’anestesista Luana Raciti, che ha garantito le condizioni ottimali per lavorare in sicurezza. Data l’assenza di precedenti in letteratura, abbiamo agito con cautela, ma con il supporto di tutti siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo”. Nonostante qualche difficoltà iniziale, l’intervento è stato portato a termine con successo: il calcolo è stato frammentato e rimosso, riportando la paziente in una condizione di asintomaticità. Dopo una tomografia di controllo eseguita 48 ore dopo l’intervento, la donna è stata rialimentata e successivamente dimessa.

La struttura sanitaria ha sottolineato come la diagnosi precoce, la competenza e la tempestività siano stati fattori decisivi per il buon esito dell’intervento, che ha richiesto la collaborazione simultanea di due dipartimenti: l’emergenza, diretto da Giovanni Ciampi, e la chirurgia, diretta da Luigi Piazza. Il direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Giuseppe Giammanco, ha elogiato la multidisciplinarità e la professionalità dell’intero team, esprimendo soddisfazione per il ritorno della paziente a una vita normale e complimentandosi con l’equipe medica e infermieristica.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha telefonato al direttore generale dell’Arnas Garibaldi di Catania, Giuseppe Giammanco, per esprimere «i più sinceri complimenti e l’apprezzamento per l’alta professionalità» dimostrata dall’equipe medica che ha condotto l’intervento su un raro caso di sindrome di Bouveret.

L’operazione, definita unica nel suo genere, è stata possibile grazie all’impiego di tecnologie avanzate e all’eccezionale competenza degli operatori sanitari. Schifani ha sottolineato come questo risultato rappresenti «non solo un motivo di orgoglio per la sanità siciliana, ma un esempio di eccellenza a livello mondiale».

Per il presidente, questo traguardo conferma «che attraverso investimenti nelle tecnologie e la formazione dei professionisti, il sistema sanitario regionale può raggiungere obiettivi straordinari a beneficio della collettività».

 – foto ufficio stampa ospedale Garibaldi-Centro di Catania –