Come intervenire sulla scena del crimine, Roberta Bruzzone presenta il corso
La contestuale presenza sulla scena di un evento delittuoso, di soggetti di diversa natura, per lo svolgimento dei loro compiti – forze dell’ordine ed operatori sanitari – determini frequentemente un’alterazione irreparabile dei luoghi con conseguenze insanabili sul piano processuale. Le cronache giudiziarie evidenziano, invero, come la contaminazione delle prove, nella fase di primo intervento, sia causa di difficoltà nelle indagini, spingendosi fino all’impossibilità di individuare gli autori del reato.
Diventa, dunque, indispensabile per l’operatore sanitario, che si trovi ad operare sulla scena del crimine, conoscere la natura e il significato delle prove fisiche, nonché le modalità atte a evitare fenomeni di “corruzione”degli elementi probatori. Nel 2015 sono già state realizzate 15 edizioni del corso sulla “Scena del Crimine” in cui sono stati formati circa 300 operatori del servizio sanitario. Il successo ottenuto ha spinto il Cefpas ad inserire nuovamente nella propria offerta formativa il percorso in oggetto, grazie all’intervento diretto dell’Assessorato della Salute, in particolare del DASOE, che ha voluto finanziare una nuova serie di edizioni, ben 25, che verranno realizzate tra il 2017 ed il 2018.
Roberta Bruzzone, responsabile scientifico del corso
L’intero percorso verrà illustrato nell’incontro di presentazione che avrà luogo al Cefpas, il 13 settembre prossimo alle ore 12.00, Aula Michele Abbate – Pad. 14. All’incontro interverranno: Angelo Lomaglio, direttore del Cefpas, Antonino De Santis, dirigente collaboratore del DASOE, Roberta Bruzzone, responsabile scientifico del corso, docente di criminologia, psicologia investigativa e scienze forensi, Mario Balzanelli, presidente nazionale SIS 118.
Il corso è residenziale e si articola in una giornata e mezza per un totale di 14 ore. Si rivolge agli operatori sanitari non coinvolti precedentemente. Quelli che giungono sulla scena delittuosa prima di ogni altro o insieme alle forze dell’ordine: medici, infermieri e soccorritori del 118. A questi ultimi si aggiungono, per la specificità del ruolo che ricoprono nei casi di crimini, i medici legali.
A seguito della convenzione tra Polizia di Stato e Cefpas, 2 posti per ciascuna edizione, verranno inoltre riservati ai medici e agli infermieri operanti negli uffici sanitari della Polizia di Stato.