Intermezzo 2018: la rassegna da mercoledì 4 luglio a Villa Zito
Intermezzo 2018, continuano gli appuntamenti a Villa Zito “Il suono della pioggia quando cade in un punto” di Serena Vestrucci.
La rassegna, inserita tra le iniziative di Palermo capitale italiana della cultura 2018, si aprirà mercoledì alle 19 alla Sala multimediale.
Prosegue a Villa Zito la rassegna Intermezzo 2018, curata da Agata Polizzi.
Intermezzo 2018: Serena Vestrucci e la sua opera
Mercoledì 4 luglio alle 19 sarà la volta di Serena Vestrucci (Milano, 1986), che presenterà l’opera Il suono della pioggia quando cade in un unico punto, dando poi vita a un talk informale in cui parlerà sia del lavoro in mostra che della sua esperienza artistica degli ultimi anni.
Il lavoro di Serena Vestrucci – disponibile nella sala multimediale di Villa Zito fino al 4 agosto 2018 – racconta la personalissima e commovente riflessione sul tempo dell’artista attraverso la suggestione del suono di una goccia che cade ripetute volte nello stesso punto, creando una partitura, una traccia sonora, un racconto.
“Dopo la bella partecipazione all’apertura della rassegna, con Alfredo Pirri, questo secondo appuntamento di Intermezzo 2018, con l’opera di Serena Vestrucci, offre una nuova occasione di fruibilità degli spazi di Villa Zito – dice Raffaele Bonsignore, presidente di Fondazione Sicilia – in un rapporto sempre più consolidato di condivisione con la città del patrimonio culturale e materiale della Fondazione. Il nostro obiettivo è essere sempre più un centro di attrazione e di produzione di dibattito culturale e di contenuti trasversali, anche attraverso l’apertura ai linguaggi contemporanei”.
Intermezzo 2018: Alfredo Pirri e la sua video installazione
A fare da apripista alla rassegna di arte multimediale è stato Alfredo Pirri, con la video installazione “Gli effeminati intellettuali”. Dopo quello di Vestrucci, i prossimi appuntamenti saranno il 6 settembre, conDomenico Mangano e Marieke Van Rooy, il 18 ottobre con Stefania Galegati Shines e, in chiusura, il 23 novembre, con Alessandro Piangiamore.
Le opere di questo viaggio nell’arte contemporanea sono legate da un fil rouge: esplorare l’approccio all’immagine, le sue possibili forme e soprattutto la percezione di essa in un’ epoca in cui forma e contenuto possono avere ruoli anche molto diversi tra loro.