Dopo la vittoria del derby il Palermo affronta a San Siro l’Inter di Andrea Stramaccioni. La partita contro i nerazzurri è solo il primo appuntamento di un calendario che vedrà i rosanero affrontare nel mese di Dicembre squadre pericolosissime come Juventus, Udinese e Fiorentina. La sensazione è che il destino del Palermo passerà proprio da questi incontri. Inter- Palermo è tuttavia una partita dal sapore particolare per il Palermo e soprattutto per il suo mister. Un anno fa infatti Gasperini lasciava la panchina dei nerazzurri dopo quattro sconfitte consecutive vedendo sfumare la possibilità di lavorare al progetto di rilancio dell’Inter post-Leonardo. Il tecnico del Palermo, intenzionato a togliersi qualche sassolino dalla scarpa, sfida i tre colossi della difesa nerazzurra (Samuel-Ranocchi-Jesus) affidandosi alla velocità di Brienza e Dybala supportati dal ritrovato Ilicic rigenerato dopo la doppietta contro il Catania. In difesa Garcia sostituisce lo squalificato Donati lasciando il tradizionale posto sulla fascia sinistra ad Eros Pisano. Stramaccioni invece sceglie la coppia d’attacco Palacio-Milito alle cui spalle si posiziona il giovane Coutinho. Sulla fascia sinistra, a sorpresa, Pereira viene preferito a Nagatomo.
Per tutto il primo tempo è l’Inter a condurre il gioco; i nerazzurri duettano in mezzo al campo con una serie di passaggi orizzontali cercando di tanto in tanto di guadagnare profondità con Milito. Il Palermo, attento e concentrato tiene testa ai padroni di casa non rinunciando a proporre il proprio gioco. Morganella è agile sulla fascia destra mentre Dybala tenta più volte il pressing sul terzetto difensivo dei nerazzurri. La partita è in perfetto equilibrio, i rosanero sono ordinati in mezzo al campo e attenti in difesa con Von Bergen che in più di un’occasione ostacola con successo Milito. Ilicic mostra la sua personalità proponendo una serie di uno-due ai compagni d’attacco. Un buon Palermo si contrattone dunque a una Inter che per tutto il primo tempo non riesce ad essere concreta; le iniziative più significative sono affidate al solo Milito il quale tuttavia non riesce ad arrivare al goal. Unico episodio da segnalare è proprio un bel tiro del bomber argentino che al ’30 minuto, dopo aver difeso palla al limite dell’area, si esibisce in uno splendido tiro a giro che sfiora di poco il secondo palo. I primi quarantacinque minuti si concludono senza grandi emozioni per il pubblico di San Siro.
Nella ripresa le squadre scendono in campo con il medesimo atteggiamento. Dopo un noioso quarto d’ora i tecnici delle due squadre decidono che è ora di cambiare qualcosa. Stramaccioni sostituisce Milito e Zanetti con Nagatomo e Guarin nel tentativo di dare alle manovre nerazzurre maggiore velocità. Gasperini invece sceglie Giorgi al posto dell’evanescente Brienza (oggi mai in partita). Ad essere premiate tuttavia sono solo le mosse di Stramaccioni. L’ingresso di Guarin dà infatti ai padroni di casa un ritmo più serrato che mette in difficoltà i rosanero. Al ’73 della ripresa si verifica l’episodio che cambia la partita. Ranocchia, il migliore in campo tra i nerazzurri, effettua un cross teso dalla destra verso l’area di rigore. Il cross sembra non avere particolari pretese ma Garcia, nel tentativo di spazzare il pallone, devia il cross nella propria porta. I nerazzurri vanno così in vantaggio grazie a un fortunato autogoal. Dopo l’episodio sfortunato il Palermo non riesce più a reagire. Gasperini gioca le carte Budan e Zahavi (che non avevano di certo brillato contro il Verona) senza ottenere alcun risultato. La partita si conclude con nerazzurri a gestire il vantaggio.
Il Palermo dunque esce da San Siro con una sconfitta amarissima e sfortunatissima. Il risultato, senza ombra di dubbio molto bugiardo, punisce gli uomini di Gasperini negandogli la conquista di un meritato pareggio in trasferta. Difficile dire cosa succederà contro le altre big. I rosanero restano a quota 14 punti consolandosi con i pessimi risultati di Siena, Pescara e Genoa che ancora per questa domenica risparmiano al Palermo l’onta degli ultimi tre posti in classifica.
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