Primo punto fuori casa – Sfida a reti bianche a San Siro: il Catania conquista il primo punto in campo avverso sfoderando una prestazione molto positiva sul piano del gioco, della solidità, dell’equilibrio tattico e del carattere. Il pareggio consente ai rossazzurri, soddisfatti per l’importante risposta in un frangente delicato della stagione ma anche parzialmente rammaricati per non aver conquistato un successo che non sarebbe stato demeritato, di mantenere inalterate le distanze dalla zona permanenza: la squadra dell’Elefante dista 4 punti dalla salvezza. Statistiche confortanti sul piano dell’affidabilità difensiva: è la settima gara stagionale senza reti al passivo. Assetto speculare – Mister Maran modifica lo schieramento e propone un modulo quasi speculare a quello dell’Inter: Peruzzi e Biraghi sono molto larghi sulle fasce; Bellusci, Rolin e Legrottaglie sono i centrali davanti a Frison; in mezzo al campo in cabina di regia va Lodi coadiuvato dai muscoli e dalla corsa di Izco e Rinaudo, in avanti Leto e Bergessio hanno il compito di far male ed incunearsi negli spazi alle spalle dei difensori nerazzurri. L’inizio della sfida è a favore dell’Inter che si rende pericolosa con Palacio. Due minuti dopo ci prova Alvarez dal limite, alto. Il Catania rimane corto a protezione della propria metà campo, cercando il break vincente. Al 20′ Rolando su azione d’angolo colpisce di testa da buona posizione ma spedisce sul fondo, stessa sorte qualche minuto dopo per la deviazione di Palacio servito da Jonathan. Il Catania si affaccia in attacco intorno al 25′ quando Izco guida una ripartenza 3 contro 3, l’assist a destra per Bergessio in area risulta però fuori misura e l’occasione si perde. A cavallo della mezz’ora le due migliori occasioni per l’Inter, entrambe per Milito, l’attaccante prima prova il destro dal limite e trova la grande risposta di Frison in angolo e poco dopo sfrutta un errore in disimpegno dei rossazzurri per presentarsi al tiro davanti all’estremo difensore etneo, il tentennamento dell’argentino ma sopratttutto la tempestiva chiusura di Bellusci sono determinanti.Catania volitivo – La ripresa si apre con un cambio: Mazzarri lascia negli spogliatoi Kuzmanovic e inserisce al suo posto Kovacic; l’intento è quello di scardinare la difesa rossazzurra con maggiore fantasia nella manovra. Probabilmente il tecnico toscano immaginava un Catania sempre piú chiuso in difesa, invece i ragazzi di Maran nella ripresa si presentano in campo con intenzioni diverse, la squadra avanza il baricentro di una decina di metri e va al pressing più alto mettendo in difficoltà l’Inter che ha un frangiflutti in meno in mezzo. Non è un caso che la prima occasione sia per Bergessio, che al 49′ libera il mancino in area sfiorando con un diagonale il palo alla sinistra di Handanovic. Ammiriamo un Catania diverso, molto più propositivo e pericoloso: al 55′ Rinaudo raccoglie una corta respinta della difesa avversaria e prova il destro all’altezza della lunetta dell’area di rigore, la mira però è alta. L’Inter appare sorpresa, non riesce più a comandare il gioco, prova Alvarez ad accendere la luce con incursioni veloci, ma la difesa rossazzurra è attentissima: grande chiusura di Rolin al 60′ sulla scivolata di Palacio. Bellusci non riesce a continuare e Maran al suo posto inserisce Gyomber, succesivamente entreranno anche Castro per Leto e Almiron, rientro per lui, al posto di Peruzzi, fermato dai crampi. Mazzarri risponde con Taider per Cambiasso e nel finale con Botta per Juan Jesus. I cambi non modificano gli equilibri della partita, il Catania tiene benissimo il campo e l’Inter riesce a rendersi pericolosa solo con le palle da fermo, angoli o punizioni scodellate in mezzo. All’84’ Frison deve compiere la seconda grande parata della giornata su colpo di testa di Rolando, i rossazzurri rispondono con due occasioni per Castro: al 92′ Almiron serve il Pata in area che gira di testa, l’Inter si salva in angolo, sugli sviluppi dello stesso è ancora Castro che stacca di testa ma alza la mira sopra la traversa. Finisce 0-0 ed è un buon risultato per i ragazzi di Maran, non era facile venire a San Siro e giocarsela alla pari con l’Inter; adesso bisogna cominciare a pensare alla prossima sfida al Massimino contro il Livorno, cruciale in chiave salvezza. Martedì alle 15 il primo allenamento settimanale a porte chiuse.FormazioniInter (3-5-2) Handanovic; Juan Jesus (81′ Botta), Rolando, Campagnaro; Jonathan, Cambiasso (61′ Taider), Kuzmanovic (46′ Kovacic), Alvarez, Nagatomo; Palacio, Milito.Catania (3-5-2) Frison; Bellusci (66′ Gyomber), Legrottaglie, Rolin; Peruzzi (73′ Almiron), Izco, Lodi, Rinaudo, Biraghi; Leto (70′ Castro), Bergessio.
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