Offende l’onore e la reputazione dell’ex moglie pubblicando frasi offensive su Facebook: risponde del reato di diffamazione aggravata.

È stata rilevata, nel caso specifico, la volontà cosciente e liberta di adoperare espressioni offensive con la consapevolezza della loro attitudine a ledere la reputazione altrui: tale volontà è sufficiente ad integrare il dolo generico richiesto dal reato in questione (Cass. Sent. n. 24614/2022).