INPS, a Dicembre la pensione aumenta di una cifra: ti pagano i regali di Natale
Abbiamo assistito un aumento significativo dell’inflazione, con conseguente minaccia al potere d’acquisto dei cittadini e all’erosione dei salari dei dipendenti e delle pensioni
Per quanto riguarda le pensioni, sono state introdotte una serie di misure protettive contro l’inflazione come il riconoscimento della rivalutazione definitiva del 2023 già a partire dal prossimo cedolino di dicembre, decisione che è stata presa in seguito al recente Decreto Anticipi.
Il Decreto legge 18 ottobre 2023 numero 145 (noto come DL Anticipi), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 ottobre scorso, contiene “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a sostegno degli enti territoriali, per la protezione del lavoro e per esigenze indifferibili”.
In particolare, l’articolo 1 del Decreto, al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2023 e di sostenere il potere d’acquisto delle prestazioni pensionistiche, prevede eccezionalmente l’anticipo al 1° dicembre 2023 del conguaglio per il calcolo della perequazione.
Questa misura consente di anticipare di un mese l’aumento dello 0,8%, che rappresenta la differenza tra l’indice di rivalutazione applicato dal 1° gennaio 2023 (+7,3%) e quello definitivo (+8,1%).
Cosa è l’Inflazione
L’inflazione è un fenomeno economico che indica l’aumento generale e costante dei prezzi dei beni e dei servizi in un’economia nel corso del tempo. Può essere causata da diversi fattori, tra cui l’aumento della domanda, i costi di produzione più elevati, la crescita della quantità di denaro in circolazione e altri elementi che influenzano l’equilibrio tra offerta e domanda.
L’inflazione può avere diverse implicazioni sull’economia, tra cui la diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori, l’instabilità economica e finanziaria e l’incertezza per gli investitori e le imprese. Tuttavia, un livello di inflazione moderato può essere considerato benefico per promuovere la crescita economica.
La rivalutazione al 1° Gennaio 2023
Come previsto, l’indice di rivalutazione provvisoria applicato per l’anno in corso è stato del +7,3%. La decisione è stata presa mediante il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, datato 10 novembre 2022. Nell’articolo 2 del suddetto Decreto Ministeriale, è stata stabilita la percentuale di variazione per il calcolo degli assegni del 2023, con un eventuale conguaglio da effettuare durante la rivalutazione per l’anno successivo.
Grazie alla disposizione del Decreto Anticipi, il conguaglio definitivo (pari all’8,1%) anziché essere attuato a partire dal 1° gennaio 2024, verrà anticipato al prossimo 1° dicembre. Di conseguenza, nel prossimo cedolino pensionistico, sarà possibile ricevere un aumento dello 0,8%. Tuttavia, l’attuazione di questa misura potrebbe non essere uniforme per tutti.