Inizia la scuola in Sicilia, tutti in classe e prof. (quasi) tutti vaccinati
Primo giorno di scuola ieri anche in Sicilia, tutti in presenza e in sicurezzaper gli studenti di tutte le 850 scuole siciliane.Nell’Isola infati solo il 5,6 per cento del personale scolastico deve ricevere ancora la prima dose, (poco più di 7 mila su 135 mila), gli altri sono già vaccinati. Numeri che arrivano dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla.
“Comincia il nuovo anno scolastico in Sicilia e l’impegno che oggi tutti dobbiamo assumere è far sì che le attività scolastiche proseguano, senza interruzioni, fino a giugno. Troppo alto, infatti, è stato il prezzo pagato dagli studenti nei lunghi mesi di didattica a distanza imposta dal Covid”. Lo scrive in una notail presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
“La organizzazione della scuola nella nostra regione è assolutamente in linea con i parametri nazionali. Le ragazze e i ragazzi hanno diritto di vivere pienamente l’ambiente scolastico, di tornare a socializzare e a fare comunità. Auguro loro tutte le fortune, con l’avvertenza che rispettare le norme contro il Covid costituisce una garanzia per tutti: per il diritto alla salute e per il diritto allo studio.
Desidero salutare e ringraziare anche i dirigenti scolastici, il corpo docente e tutto il personale della scuola, perché senza il loro impegno sarebbe stato difficile consentire lo svolgimento dello scorso anno di lezioni. Quindi, buon anno scolastico a tutti, con l’augurio che anche la Sicilia possa tornare, assieme a tutte le altre regioni italiane, alla normalità di cui abbiamo bisogno” conclude il governatore.
Le regole per la sicurezza di tutti dettate dal governo nazionale sono le stesse in tutto il Paese: green pass per tutti, (anche per i genitori che vogliono entrare negli edifici scolastici)a eccezione degli studenti. In alternativa sarà necessario un tampone ogni 48 ore. E ancora, tamponi salivari a campione, mascherine e distanziamento in classe, nei corridoi e in palestra. ingressi scaglionati, areazione dei locali e il ricorso alla Dad in caso di contagio ma solo per la classe dell’interessato.