Infrastrutture: slitta confronto con Delrio e scattano i primi licenziamenti
PALERMO – Il confronto, previsto oggi pomeriggio a Caltanissetta, tra i sindacati degli edili e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, è stato spostato al 27 ottobre. L’incontro era stato concordato per fare il punto sul cantiere della Palermo-Agrigento e, in particolare, sui lavori nella tratta Bolognetta-Lercara, già in ritardo di un anno e a rischio interruzione.
“Il ministro, che stamattina si è recato in visita al cantiere, intende verificare con gli uffici e gli enti i problemi legati al proseguimento dell’appalto – affermano Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra, per Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo -. Chiediamo che il prossimo incontro si tenga presso una sede istituzionale”.
Scattano i primi 35 licenziamenti
E oggi, nel cantiere della Cmc, a Bolognetta, scattano i primi 35 dei 61 licenziamenti. La richiesta dei sindacati è di velocizzare l’iter amministrativo e burocratico per la definizione della variante progettuale che dovrà consentire il completamento dell’opera.
“Al ministro vogliamo chiedere che lo stanziamento di circa 50 milioni di euro per la modifica progettuale avvenga in tempi rapidi – aggiungono Baudo, D’Anca e Piastra – Ci preoccupa quello che ha dichiarato l’azienda, su una possibile sospensione dei lavori nel caso in cui non si giunga all’approvazione della variante, in quanto su 36 milioni di lavori ancora da svolgere soltanto 12 milioni sarebbero effettivamente utilizzabili”.
Con il ministro Delrio si discuterà anche dello sblocco delle opere pubbliche di Palermo. I sindacati intendono sollecitare, infatti, l’avvio del cantiere della “Toto Costruzioni”, da 346 milioni di euro, per il secondo stralcio del raddoppio ferroviario Cefalù-Castelbuono, mai partito; la chiusura dell’anello ferroviario di Palermo, già finanziato; l’attivazione delle opere pubbliche del Patto per Palermo e del Patto per il Sud.