ROMA (ITALPRESS) – “Dallo scorso anno la variazione dei prezzi è tornata a registrare, a livello mondiale, un incremento pressochè continuo: dal 4,7% nella media del 2021, viene stimata dal Fmi prossima al 9% quest’anno. Nell’area dell’euro, sulla base dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo, dal 2,6% dello scorso anno ha oggi quasi raggiunto l’11%, sfiorando il 13% in Italia, il livello più alto da circa quarant’anni”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in occasione di una lectio magistralis promossa dalla Fondazione Ugo La Malfa.
“Bisogna in particolare riflettere sulle conseguenze possibili per l’adeguamento di retribuzioni e prezzi di produzione alla luce delle condizioni attuali dei mercati dei beni e del lavoro”, ha aggiunto. “Stimiamo che quasi due terzi dell’aumento complessivo dei prezzi al consumo registrato negli ultimi dodici mesi sarebbero stati causati dai rincari dell’energia, sia direttamente sia attraverso gli effetti sui costi di produzione. Una quota – ha aggiunto – che sale a circa quattro quinti se si tiene conto anche dell’impatto dei prezzi dei generi alimentari che, pur se non legati all’energia, hanno comunque risentito del conflitto in Ucraina”, ha spiegato il governatore.
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