Un viaggio attraverso la storia e la pratica del digiuno, in particolare quello volontario e femminile. È quello che offrirà “Inedia prodigiosa”, l’opera corale che andrà in scena domani, giovedì 28 settembre alle 20.30. L’opera è stata prodotta e commissionata dal Teatro Massimo. A firmarla è la compositrice italiana Lucia Ronchetti, tra i nomi più rilevanti della sua generazione. Il libretto è del critico e musicologo Guido Barbieri, costruito a partire da documenti e testimonianze collezionate da Elena Garcia-Fernandez. Il riferimento è alla pratica ascetica medioevale conosciuta come anorexia mirabilis: il digiuno autoindotto da donne e ragazze in nome di Dio, l’astensione dal cibo come fenomeno prodigioso della natura e della divinità.
Ronchetti costruisce un universo vocale dal quale emergono, tra le altre, Santa Caterina da Siena, Mollie Fancher, Anna Garbero, Maria Maddalena de’ Pazzi, Christina Georgina Rossetti e Jeanne Fery. Queste si configurano quali figure rappresentative di un fenomeno che a partire dalle sue radici rituali diviene patologia d’un presente profondamente disincantato.
Guidati dai Maestri Salvatore Punturo e Fabio Ciulla, Coro, Cantoria e Coro di voci bianche del Teatro Massimo e del Conservatorio Bellini di Palermo formano realtà vocali in cui oltre cento voci a cappella interpretano le digiunatrici famose in contrasto con i loro giudici e detrattori.
Nata a Roma nel 1963, Lucia Ronchetti ha studiato Composizione e Musica elettronica al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e si è laureata in Storia della Musica all’Università La Sapienza di Roma.
A Parigi, a partire dal 1994, ha studiato con Gérard Grisey, ha seguito il corso annuale dell’Ircam e ha discusso una tesi di dottorato in Musicologia all’École Pratique des Hautes Études en Sorbonne, sotto la direzione di François Lesure. Nel 2005 è stata Visiting Scholar (Fulbright fellow) alla Columbia University di New York, su invito di Tristan Murail. Altre importanti esperienze formative includono quelle con Sylvano Bussotti, Salvatore Sciarrino, Hans Werner Henze, Folkmar Hein, André Richard. Le sue produzioni di teatro musicale sono state create per importanti istituzioni quali i Berliner Ensemble, la Nationaltheater Mannheim, la Semperoper Dresden, la Deutschlandradio Kultur, il Romaeuropa Festival, la Staatsoper Unter der Linden di Berlino, il Festival d’Automne di Parigi, il Teatro La Fenice di Venezia.
Nello spazio dello Spasimo Ronchetti conferma la sua scrittura di natura profondamente teatrale: coro femminile e coro maschile, voci di ragazze e un ensemble corale di voci femminili accolgono e circondano lo spettatore rappresentando non solo i contrasti, le imposture, le visioni e i fantasmi di questo complesso fenomeno, ma cogliendone gli aspetti più poetici.
Soprano Claudia Munda, mezzosoprano Loredana Megna. Coro, Cantoria e Coro di voci bianche del Teatro Massimo diretti da Salvatore Punturo. Coro femminile del Conservatorio “Bellini” di Palermo diretto da Fabio Ciulla.
Biglietti: intero 10 euro – ridotto 5 euro
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