Industria, la rivoluzione corre con il 5G
ROMA (ITALPRESS) – “Industria 4.0: la rivoluzione corre con il 5G” è il titolo dell’evento online promosso da FOR (Fondazione Ottimisti & Razionali) e da Inwit per un dibattito sul tema del 5G con particolare riferimento al valore che costituisce per l’Industria 4.0, per l’organizzazione del lavoro e per il ciclo produttivo. Durante l’evento, Claudio Velardi, presidente di FOR, ha spiegato che l’incontro online è stato inserito in una serie di appuntamenti organizzati “per cercare di diffondere la cultura del 5G, quindi l’esigenza, la necessità che si faccia presto, che si realizzi una rete tecnologica avanzata e performante, come quella del 5G, che ci metta nelle condizioni di stare al passo con le esigenze, che erano fortissime quando abbiamo cominciato a parlarne – ha detto – e dopo la pandemia lo diventano cento volte di più”. “Il 5G certamente rappresenta una vera e propria rivoluzione tecnologica”, ha sottolineato Gilberto Pichetto Fratin, viceministro dello Sviluppo Economico, che ha parlato anche del Pnrr e delle risorse in arrivo.
“Abbiamo a disposizione – ha evidenziato – grandi risorse economiche, da sfruttare per supportare la transizione digitale che, con investimenti ad alto contenuto tecnologico, sarà fondamentale per l’industria 4.0”. Per il viceministro il 5G “permetterà di realizzare reti a larga banda in zone non coperte dalla fibra ottica determinando indubbi benefici”. Occorre, quindi, “non perdere tempo nel creare procedure, organizzazione, gestione in sicurezza che sono essenziali per essere vincenti, trainanti e non trainati”. Martina Nardi, presidente della commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera, ha posto il quesito relativo a come immaginare il futuro e a “quando realmente entrerà nella nostra vita”. “Il futuro non si ferma”, ha sottolineato Nardi, ma si può “provare a costruire modalità per metterlo a terra in maniera più democratica e più facile. È già qui che ci parla in maniera molto chiara”. “A noi – ha affermato – tocca il compito di governare questo grande cambiamento epocale della società, anche rispetto alle aspettative di aziende e persone, perché sempre di più c’è la richiesta di trovare risposte in rete”.
“Siamo partiti leader sul tema del 5G – ha evidenziato Luca Carabetta, membro della commissione Attività produttive della Camera -, attraverso i progetti pilota eravamo capofila al mondo. La situazione attuale è di rallentamento di installazioni di nuovi punti”, ha aggiunto parlando di “diversi problemi” ed elencando “il tema delle semplificazioni”, quello che “riguarda l’attuazione del perimetro della cybersecurity”, uno “geopolitico più ampio” e poi “un tema interno, che è strutturale e riguarda la stabilità politica”. Per Carabetta “senza infrastrutture digitali di ultima generazione non arriviamo ad avere nuovi business o la rivoluzione dei business tradizionali”.
Eleonora Faina, direttore generale Anitec-Assinform, da parte sua, ha sottolineato che “l’industria si rafforza, può cambiare e può diventare ancora più competitiva con una tecnologia che l’aiuti a essere tale. In questi anni – ha proseguito – abbiamo visto crescere il mercato digitale e questo non è solo legato alla pandemia ma in generale a una naturale evoluzione. Il settore è molto forte, resiste e va avanti”. Per Faina la “manifattura ha bisogno di tecnologie”, che necessitano “di una rete che le aiuti a essere preformanti: il 5G è questo tipo di abilitatore”. “Siamo in una fase decisamente cruciale”, ha detto Michelangelo Suigo, direttore delle Relazioni Esterne e Comunicazione Inwit. “Dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi – ha continuato – nell’accelerazione digitale, con le semplificazioni che sono sempre più indispensabili, con la sicurezza nell’utilizzo dei nostri dati, per un’Italia più connessa, più sostenibile e più competitiva”. Suigo ha ricordato il Pnrr, “le risorse incredibili mai viste prima d’ora” e ha rimarcato il “momento unico che deve essere capitalizzato al meglio”.