Il generale dei carabinieri Antonio Subranni ha ribadito al pm Francesco Del Bene, che lo ha interrogato per circa un’ora e mezza, la ‘correttezza del suo operato’ riguardo alle indagini sulla morte di Peppino Impastato. Nel 1978, infatti, Subranni era comandante del reparto operativo di Palermo e in questa veste indagò sull’omicidio del militante di Democrazia Proletaria. L’inchiesta sulla morte di Impastato è stata riaperta a fine ottobre.
Diverse finora le persone sentite dai magistrati tra cui alcuni carabinieri che indagarono sulla morte dell’attivista. Per l’omicidio sono stati condannati Vito Palazzolo a 30 anni e Gaetano Badalamenti all’ergastolo. Entrambi morti prima dell’appello. Interrogato dai pm che indagano sulla trattativa fra mafia e Stato, Subranni si è invece avvalso della facoltà di non rispondere.
FONTE: gds
(Teleoccidente)
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