Incontro capigruppo a Palermo, adesso Orlando vedrà i sindacati

Oggi si è tenuto l’incontro con tutti i capigruppo consiliari e il sindaco Leoluca Orlando: “Manca un anno e per il bene di Palermo dobbiamo dare risposte. – ha dichiarato Orlando in un’intervista su La Repubblica – Il Consiglio può anche dire di no, ma deve decidere. Perché Palermo è in questo stato? La pandemia ci ha messi in ginocchio, fermando un cammino che stava dando i suoi frutti. Quello che chiedo è di lavorare insieme perché la città sia pronta a ripartire. Chi dopo di me? Spero qualcuno che difenda la visione che ho inseguito per trent’anni e alla quale ho dedicato la mia vita”.

“Dopo avere incontrato i capigruppo consiliari il sindaco Leoluca Orlando ha deciso di avviare degli incontri con tutte le forze sociali sui temi prioritari per il governo della città. Il primo di questi incontri si svolgerà con i sindacati confederali il prossimo venerdì pomeriggio”.

“Oggi il sindaco Orlando è venuto a chiedere aiuto istituzionale per la città su alcune tematiche che lui ritiene importanti, ma che non è stato in grado di affrontare negli ultimi nove anni della sua gestione. Forse qualcuno si sarebbe potuto aspettare un mea culpa da parte del sindaco per come è ridotta Palermo, ma questo non è accaduto, come nel suo stile”.

Lo ha dichiarato Igor Gelarda capogruppo Lega a Palazzo delle Aquile.

“La Lega non si è sottratta e non si sottrarrà alla collaborazione istituzionale per evitare di condannare definitivamente Palermo in questo ultimo anno di agonia targata Leoluca Orlando. Se ci sono atti da votare in consiglio per favorire i cittadini e la città lo faremo. Tuttavia ci saremmo aspettati, almeno oggi, un cambio di passo da parte del sindaco. Orlando ha fallito in tutto fino ad ora”.

“Eppure In una grottesca intervista apparsa oggi su Repubblica ha avuto il coraggio di dire che Palermo è ridotta in questo stato per colpa della Pandemia. Come se la spazzatura, le bare, i problemi del traffico, i ponti traballanti o del trasporto urbano fossero colpa di un virus piuttosto che da una incapacità amministrativa che dura da decenni. Orlando faccia un bagno di umiltà, e cominci un percorso di condivisione totale di problemi, basta con le scelte a senso unico”.

“Per noi le dimissioni restano l’unica e più logica scelta che Orlando dovrebbe porre in essere. Tuttavia se non vuole dimettersi, si sieda ad un tavolo e condivida con tutto il consiglio comunale le attività di cui Palermo ha bisogno nei prossimi 12 mesi, gestendoli assieme anche nel loro sviluppo. Basta cose calate dall’alto, basta visioni che riguardano evidentemente una città che esiste solo nella mente del sindaco Orlando, e non è quella che vivono i palermitani. Orlando venga in aula consiliare davanti a tutti i cittadini a discutere le proposte che faremo” conclude.

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