La Sicilia, con 65 vittime, è la seconda regione del Sud, dopo la Puglia, per numero di morti sul lavoro nel 2014 e la quinta nella graduatoria nazionale. Lo rileva l’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering, secondo cui il bilancio in Sicilia sale a 77 lavoratori deceduti contando anche gli infortuni mortali avvenuti in itinere, ossia recandosi sul posto di lavoro.
Palermo è la provincia dove il bilancio è più grave (14 morti, di cui una in itinere) e si pone all’ottavo posto in Italia. Segiono, con 12 vittime ciascuna, le province di Messina e Catania, con 11 Siracusa e quindi Caltanissetta (10), Enna (6), Trapani (5), Agrigento (4) e Ragusa (3).
La Sicilia è inoltre al quarto posto per incidenza di mortalità sulla popolazione lavorativa con un indice di 49,2 su un milione, a fronte della media nazionale di 33,2.
In Sicilia sono soprattutto i cinquantenni a morire sul lavoro(27 su 77), seguiti dai quarantenni, tra i quali si sono contati 20 decessi. Stando a dati elaborati dall’Osservatorio mestrino su statistiche dell’Inail, il settore delle costruzioni registra il maggior numero di vittime (21), seguito dalle attività manifatturiere, il commercio all’ingrosso e al dettaglio (7), e da trasporti e magazzinaggi (6).
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