ROMA (ITALPRESS) – Vittime in calo del 4,8%, numero di incidenti e di feriti sostanzialmente stabile, costi sociali stimato in 16,9 miliardi, pari all’1% del Pil. Sono alcune delle cifre del del Rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali nel 2019.
I morti sono stati 3.173, contro i 3.334 del 2018 (-4,8%), sostanzialmente stabili i feriti (241.384, erano 242.919 nel 2018: -0,6%) e incidenti (172.183 rispetto ai 172.553 dell’anno precedente: -0,2%). Un decesso su due appartiene alla categoria degli utenti vulnerabili.
“Se da una parte i dati ci riportano un calo di incidenti, morti e feriti, dall’altra registriamo, purtroppo, un aumento delle vittime nelle categorie vulnerabili, in particolare tra i ciclisti e gli utenti delle due ruote in generale – afferma Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia -. L’auto rimane il principale mezzo di trasporto, ma aumenta il numero di chi sceglie forme di mobilita’ dolce o la micro mobilita’ elettrica per muoversi in citta’. Questo comporta il rispetto delle regole da parte di tutti e, soprattutto, la realizzazione di adeguate infrastrutture e percorsi dedicati. Dobbiamo rivedere la mobilita’ in ottica sostenibile ed ecocompatibile a tutti i livelli, tenendo sempre in primo piano la nostra incolumita’ e quella degli altri utenti della strada”.
“La sicurezza stradale deve essere una priorita’, la si persegue osservando sempre le regole del Codice della Strada, ma, soprattutto, usando la massima prudenza a bordo di qualsiasi mezzo: sia esso un’auto, una moto, una bicicletta elettrica o un monopattino, allo stesso modo negli spostamenti a piedi – aggiunge -. Preoccupa, anche, il forte coinvolgimento dei giovani conducenti. Auspichiamo il consolidamento dell’esperienza di guida con corsi specifici di perfezionamento da seguire dopo aver ottenuto la Patente di guida. Paesi nei quali e’ gia’ obbligatorio (Austria e Svizzera), ne hanno dimostrato l’efficacia”.
“Siamo giunti quasi alla conclusione della decade in corso sulla sicurezza stradale, l’obiettivo 2020 di dimezzamento delle vittime in incidenti stradali e’ pero’ ancora troppo lontano in Italia.
Malgrado i netti miglioramenti registrati nel 2019, il numero dei morti sulle strade, in modo particolare per alcune categorie di utenti piu’ vulnerabili, a tutt’oggi rimane molto alto – afferma Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat -. Il contenimento del traffico e della mobilita’ nel periodo di lockdown ha fatto registrare una forte diminuzione di incidenti e vittime ma con ogni probabilita’ non sara’ sufficiente per raggiungere l’obiettivo europeo”.
(ITALPRESS).
sat/red
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