Inchiesta delle Iene a Milano: “Attenzione, sushi pieno di batteri”
Inchiesta delle “Iene” sui ristoranti sushi “all you can eat” di Milano. I risultati sono soprendenti: scarsa igiene e cariche batteriche da fare invidia a un laboratorio scientifico.
Sotto la lente d’ingrandimento di Nadia Toffa (il servizio è stato trasmesso domenica 5 marzo) sono finiti alcuni locali che propongono la formula “all you can eat” con prezzi al ribasso: per cena si può spendere anche meno di 15 euro a testa.
A Milano di questi ristoranti se ne contano ben 625, contro i 415 di Roma. Molti di loro propongono la formula “all you can eat”, segno di convenienza e bassi prezzi.
Nadia Toffa si trova davanti un sushi man intento a tagliare il salmone. Ma il tagliere e il coltello sono letteralmente sudici. Altro che lavare il tagliere con la candeggina, come si consigliava nel corso del servizio: l’ipotesi più probabile è che questi attrezzi siano sporchi da giorni.
Al termine del servizio il proprietario del locale ha anche da ridire con la troupe, minacciando di chiamare il proprio avvocato di fiducia e costringendo di fatto gli operatori ad allontanarsi.
Su otto ristoranti “all you can eat” analizzati (con il pesce prelevato e portato nel laboratorio di analisi), le “Iene” hanno trovato tre locali sostanzialmente nella norma, cinque invece con cariche di batteri nel pesce crudo anche di 86 volte superiori alla norma e, in due casi, valori consistenti di istamina, che in individui particolarmente allergici provoca anche il soffocamento.
Al contrario, nei ristoranti che non propongono “all you can eat” ma prezzi soltanto alla carta, tutto è stato regolare.
Le Iene si è fatta aiutare da un ‘sushi man’, che ha valutato dal punto di vista olfattivo, gustativo, visivo e tattile il pesce crudo servito in otto ristoranti milanesi. Non finisce qui.
Alcune porzioni di alimenti sono state sottoposte ad attente analisi in laboratorio. Ebbene, nel pesce servito in cinque ristoranti è stato accertato un ingente quantitativo di batteri, come stafilococco ed escherichia coli. Nel pesce crudo servito in due ristoranti, inoltre, sono state riscontrate tracce di istamina, un composto che può rivelarsi molto pericoloso in soggetti allergici.