Cronaca

Incendio ad Altofonte, bruciano le colline intorno a Palermo: cenere sulla città

Incendio ad Altofonte. Notte di fuoco alle porte di Palermo, a bruciare circa due chilometri di collina intorno al paese di Altofonte che sovrasta il capoluogo. Tanta paura e numerose le abitazioni evacuate per precauzione.

Si tratta quasi certamente di incendi dolosi, appiccati in più punti intorno alle 22 di ieri sera.

Il sindaco Angela De Luca ieri notte ha disposto l’evacuazione degli abitanti della zona a valle della linea del fuoco.

Si tratta di alcune centinaia di persone che hanno trascorso la notte nelle strutture attrezzate dalla protezione civile al campo sportivo Don Pino Puglisi, dove oltre ai volontari erano presenti i sanitari del 118.

La situazione è gravissima, tutti i cittadini che abitano sotto il bosco, anche zona campo vecchio, cozzo di castro, corso piano renda, devono allontanarsi. Le fiamme e la cenere incandescente puo causare roghi anche al centro abitato.
Allontanatevi tutti dalle vostre abitazioni.. scendete a valle del paese . SUBITO
“, questo il messaggio della sindaca di ieri notte sulla sua pagina facebook.

Per tutta la notte hanno lavorato sei squadre dei vigili del fuoco, circa sessanta uomini che con l’aiuto, alle prime luci dell’alba, dei canadair e gli elicotteri della forestale sono riusciti ad evitare il peggio.

L’incendio è domato ma la paura e stata tanta, mista alla rabbia di un gesto criminale e sconsiderato che poteva causare molti più danni e soprattutto vittime.

Il bilancio parla di un’automobile e alcuni casolari disabitati di collina bruciati e moltissima paura, ma per fortuna nessun ferito.

Incendio ad Altofonte, un territorio ferito e tanta rabbia

“Stanotte perderemo la Moharda. Perderemo il nostro polmone e la nostra fonte d’acqua. Saremo indignati per tutta la notte e continueremo a vedere video e foto. Domattina alle 6 arriveranno i canadair ma sarà troppo tardi. Tutto studiato alla perfezione. Domani vedremo solo foto di devastazione. Cenere ovunque. Anche sulle nostre case. Assassini, criminali o idioti? Gente che lucra o esseri indegni? Poco importa. A che è servito promuovere negli anni il nostro territorio, se stanotte abbiamo preferito la distruzione? A che serve lottare per la nostra acqua se nemmeno ci interessa? A che serve difendere i nostri diritti? Solo tristezza, infinita”.

Queste le parole di rabbia che si leggono sulla pagina facebook della Pro Loco di Altofonte. Un crimine che si ripete ogni anni e che in pochi attimi distrugge la vegetazione che è un patrimonio inestimabile del territorio.

Redazione

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