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In un mondo oscuro: la “perversione ” fa da padrona: presentato il nuovo libro di Lodovico Berra

Nell’ampio capitolo del cosiddetto BDSM (Bondage-Sado-Maso vi è la pratica della dominazione che consiste nell’assumere il ruolo di dominatore all’interno di pratiche sessuali, più o meno estreme.  In genere si usa il termine Mistress qualora la dominatrice sia una donna, e il termine Master nel caso il dominatore siamo uomo. Chi subisce è definito schiavo/a. 

Tale pratica rientra tra le perversioni definite sadomasochistiche che rappresentano uno degli ambiti più diffusi nei comportamenti sessuali devianti. 

In questo disturbo la caratteristica essenziale è il fatto che il piacere sessuale viene ottenuto tramite il dolore e la sofferenza, agìto o subìto, in condizioni precise, concrete e variabili da un soggetto all’altro.

Già nel 1905 Freud scriveva: «La più frequente e la più significativa di tutte le perversioni consiste nell’infliggere il dolore all’oggetto sessuale e alla sua contropartita».

Nel suo libro, appena uscito per ISFiPP edizioni, dal titolo “Parafilie. Psicologia, Clinica e terapia delle perversioni sessuali” il prof. Lodovico Berra, medico specialista in psichiatria e sessuologo ci spiega che nell’espressione sadomasochismo vi è una simmetria e complementarità tra la perversione sadica e quella masochistica. Essa infatti designa una coppia fondamentale di opposti, sia nell’evoluzione che nelle manifestazioni della vita sessuale.

Il sadismo consiste nell’infliggere intenzionalmente e ripetutamente dolore e sofferenza a un’altra persona, per ottenere il proprio piacere sessuale.

Il termine deriva dal nome del marchese de Sade, scrittore francese che ha descritto, nelle sue opere, vari tipi di crudeltà come mezzi per raggiungere il soddisfacimento sessuale.

Questa perversione è stata considerata per la prima volta da Krafft-Ebing nel suo trattato Psychopathia sexualis, uno dei primi testi di argomento sessuale, pubblicato nel 1890.

Il soggetto patologicamente sadico ricava la sua eccitazione sessuale dalla sofferenza psicologica o fisica del partner, ottenuta attraverso azioni reali, raramente solo simulate. Alcuni soggetti sono presi da fantasie sadiche, evocate durante l’attività sessuale, ma senza essere messe in pratica. Queste fantasie consistono di solito nell’avere un controllo completo sulla vittima, terrorizzata dall’anticipazione dell’atto sadico imminente.

Altri individui mettono in atto i propri impulsi sessuali perversi solo con un partner consenziente, che può per esempio presentare masochismo sessuale, e che pertanto accoglie di buon grado il fatto di essere sottoposto a dolore o umiliazioni. A volte i soggetti affetti da sadismo richiedono che le loro azioni siano agite nei confronti di vittime non consenzienti, ove la sofferenza e resistenza risultano sessualmente eccitanti.

Le fantasie o gli atti sadici possono consistere in attività che evidenziano una situazione di dominio del soggetto sulla vittima, come per esempio imporre alla vittima di camminare carponi, legarla o imprigionarla.

I comportamenti sono vari e numerosi e possono consistere in azioni tipo il bendare, lo schiaffeggiare, sculacciare, fustigare, pizzicare, percuotere, bruciare, infliggere scosse elettriche, violentare, procurare ferite da taglio o da punta, strangolare, torturare, mutilare o anche in casi estremi uccidere.

Il masochista sessuale è colui che può eccitarsi sessualmente quando viene umiliato o ferito. Il termine viene dal romanziere austriaco Leopold von Sacher-Masoch (1836-1905), che nella sua opera Venere in pelliccia diede una dettagliata descrizione dei piaceri derivanti dal dolore.

Per definire il comportamento masochistico come parafilico, e quindi patologico, è necessario che l’atto di essere umiliato, percosso, legato o di subire sofferenza in generale, sia reale e non simulato.

Come già detto a proposito del sadismo, alcuni soggetti sono infastiditi dalle loro fantasie masochistiche, che possono venir evocate durante il rapporto sessuale o la masturbazione, senza essere agite. Le fantasie masochistiche sono abbastanza comuni, ma la maggior parte delle persone che si eccitano con tali fantasie non hanno alcun desiderio di metterle in pratica, rimanendo ad un livello immaginario. Le fantasie possono consistere nell’immaginare di essere violentati mentre si è tenuti legati, senza che ci sia alcuna possibilità di fuga.

Alcuni individui con masochismo sessuale presentano contemporaneamente altri tipi di perversioni, quali per esempio feticismo, feticismo di travestimento o sadismo sessuale.

Redazione

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