E’ ancora in alto mare la trattativa fra i sindacati del pubblico impiego regionale e l’Aran, sulle riforme da inserire nella finanziaria regionale.
Il nodo rimane il piano di prepensionamenti, per il sindacato il vincolo di due mesi dall’approvazione della norma ai regionali per presentare istanza pena la perdita del diritto «non è accettabile», come iniqua è ritenuta la penalizzazione, in media il 12% sul complesso della retribuzione, per i dipendenti che opteranno per la pensione anticipata. Gli autonomi, che comunque sottolineano i passi in avanti rispetto alle norme inserite nella finanziaria, chiedono un incontro urgente al governatore Rosario Crocetta: «Deve spiegare perchè il governo non mantiene gli impegni presi», dicono Marcello Minio e Dario Matranga del Cobas/Codir. Intanto domani i sindacati saranno ascoltati in commissione Bilancio all’Ars.
Pare, inoltre, che il governo abbia allo studio una norma che favorisca il prepensionamento dei dirigenti regionali che sono circa 1800, decisamente in soprannumero rispetto alle reali esigenze: si stanno cercando meccanismi di incentivazione che abbiano il minor effetto sulle casse regionali, sfoltendo l’organico.
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