BUCAREST (ROMANIA) (ITALPRESS) – Si è tenuta a Bucarest l’undicesima edizione del Forum Economico organizzato da Confindustria Romania dal titolo “L’impresa del Futuro nel nuovo Ordine economico”. Uno tra gli eventi più attesi della Comunità imprenditoriale italiana nel Paese e dal Sistema Romania a cui hanno partecipato circa 150 aziende, oltre all’Ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Maria Durante Mangoni e ai Presidenti delle più significative Associazioni romene e straniere.L’evento si è aperto con il messaggio del Primo Ministro della Romania, Nicolae Ciuca, a cui è seguito l’intervento del Presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola.Le parole espresse dal Primo Ministro romeno verso Confindustria Romania hanno evidenziato l’importanza che l’Italia riveste come partner economico del Paese sia per la presenza di oltre 20.000 aziende a capitale italiano che per il volume degli investimenti italiani diretti che ammontano a oltre 9 miliardi di euro.
Il Primo Ministro Ciuca ha poi indirizzato il suo primo apprezzamento “per il particolare coinvolgimento del Presidente di Confindustria Romania nel progetto Diaspora della Presidenza rumena per favorire il rientro in Romania dei cittadini rumeni che si sono recati all’estero, riducendo così il problema della mancanza di manodopera. E’ un progetto dell’anima del governo rumeno e, ovviamente, mio, come Primo Ministro”.Un focus anche sulle opportunità per chi vuole investire in Romania rappresentate dalle politiche del governo sulle misure per fornire fondi agli imprenditori per svolgere la loro attività. Tra queste il Primo Ministro ne ha citate alcune: “Supporto per la Romania”, il programma Kurzarbeit, Start Up Nation o IMM Invest e i passi importanti verso la digitalizzazione.Non sono mancati gli elogi per l’impegno profuso da Confindustria Romania nelle azioni di sostegno alle istituzioni e alla popolazione nel periodo pandemico, attraverso la sottoscrizione del Protocollo con la Federazione Sanitas e la campagna, ripresa da molti media romeni e italiani come “campagna choc di grande efficacia”, per la sensibilizzazione all’adesione al Piano vaccinale nazionale.Come ulteriore apprezzamento, il Primo Ministro Nicolae Ciuca ha voluto richiamare “la straordinaria e tempestiva azione del Presidente Bertola nella lungimirante sottoscrizione dello speciale Protocollo con Confindustria Ucraina per la delocalizzazione delle imprese ucraine sul territorio rumeno”.A chiusura del suo messaggio, il Primo Ministro romeno, ha indirizzato un messaggio chiaro e molto positivo, assicurando a Confindustria Romania la piena collaborazione del Governo per l’attività che svolge in Romania, aggiungendo che la considera anche come partner dello stesso Governo romeno, nello sforzo di sviluppare l’economia e le relazioni tra i due Paesi amici.Il Presidente di Confindustria Romania ha ringraziato il Primo Ministro romeno per le sue parole, confermando che, grazie all’articolata vivacità dei programmi di sostegno agli investimenti per le imprese messi in atto dalle politiche del Governo, l’attrattività investizionale della Romania è aumentata ma, nello stesso tempo, ha voluto evidenziare l’importanza del mantenimento di un contesto fiscale stabile e prevedibile, condizione strategica per sviluppo e investimenti.Bertola ha poi voluto ricordare che tra i principali motivi, di grande rilevanza sociale, ostativi al rientro dei cittadini della Diaspora in Romania, risulta evidente quello della scarsa fiducia nella sanità romena.
Ed è per questo che Confindustria Romania è “orgogliosa di aver supportato l’internazionalizzazione, nel Paese, del Sistema mutualistico italiano, rappresentato da Mutua MBA”. Oggi anche le famiglie romene possono contare su un accesso facilitato alla sanità privata romena e italiana, attraverso questo sistema mutualistico no profit italiano, un concreto supporto al sistema sanitario pubblico romeno, in questi anni, fortemente sollecitato a causa della pandemia. Unica iniziativa del genere in tutta l’Europa dell’Est. Il Presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola, è anche convinto che la Romania possa assumere un ruolo di leadership, tra i paesi dell’Est Europa, nell’intercettare il reshoring delle produzioni, non solo dai mercati asiatici per la componentistica ma anche dall’Ucraina e dalla Russia in vari settori, ecco perchè il rientro in patria dei cittadini romeni della diaspora diventa fondamentale per affrontare la crescita produttiva del Paese che, come sappiamo, soffre di una grande mancanza di manodopera specializzata.
Nella successiva tavola rotonda i relatori sono entrati nel merito dei temi di massima attualità, grazie ad un’attenta e dinamica gestione del dibattito, da parte della giornalista Daniela Mogavero.Il Professore Vittorio Emanuele Parsi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Lara Tassan Zanin, Responsabile per la Romania della BEI, il Presidente del Gruppo ERG Edoardo Garrone, il fondatore di RePatriot Marius Bostan e il Direttore del Centro Studi C.E.S.E.O., Adrian Dimache, si sono potuti confrontare su diversi temi come la Globalizzazione post-pandemia, il Multilateralismo e il conflitto in Ucraina, le catene di approvvigionamento e il reshoring, il ruolo della Banca Europea per gli Investimenti di fronte al conflitto Russia-Ucraina, le incognite sugli approvvigionamenti di gas e i relativi aumenti, la rivisitazione delle politiche di transizione energetica, il ruolo della Cina, quali sono i nuovi trend macroeconomici, la posizione geopolitica della Romania di fronte al conflitto in Ucraina, i driver fondamentali nell’ambito del progresso economico, le materie prime.
– foto ufficio stampa Confindustria Romania –
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