In corso la seconda di due gare da 45′, Akragas-Catania 0-0

di redazione

Calcio Catania: Giornata di sole e di festa ad Agrigento: applausi ed entusiasmo per l’arrivo del Catania, in campo per due gare da 45′ contro Atletico Campofranco ed Akragas, formazioni capaci di figurare al meglio nel girone A del Campionato Siciliano di Eccellenza. Primo confronto, Catania-Atletico Campofranco, formazione iniziale dei rossazzurri: Terracciano; Calapai, Bellusci, Marchese, Capuano; Izco, Paglialunga, Almiron; Gomez, Aveni, Wellington. Tra i giallorossi, l’ex giocatore del Palermo e del Taranto Francesco Galeoto. Al 15′, il primo gol del pomeriggio: angolo di Gomez da sinistra, sponda di testa di Paglialunga e correzione vincente sotto porta di Marchese. Al 18′ il raddoppio: Paglialunga verticalizza per Wellington, bravo a controllare e girarsi al limite dell’area, concludendo in rete con un bel diagonale. Al 22′, bella azione personale di Gomez, che diverte il pubblico e firma il terzo gol. Un minuto più tardi, "Papu" entusiasma ancora gli spettatori, andando a segno quasi dalla linea di fondo e siglando così la doppietta personale. Al 32′, l’esterno argentino regala ulteriore spettacolo: avvia l’azione in velocità, scambia con Aveni, giunge in progressione in area avversaria e serve a Wellington un pallone da spingere in porta, 0-5. Al 38′, errore nel retropassaggio di un difensore giallorosso e nel disimpegno del portiere: Wellington ne approfitta ed il punteggio assume proporzioni tennistiche, 0-6. Al 42′, spunto di Aveni e cross sul secondo palo: Paglialunga batte e timbra il legno alla destra del portiere, sugli sviluppi dell’azione gran sinistro dal limite di Marchese e palla nuovamente in fondo al sacco per il definitivo 0-7.Nella gara successiva, in campo contro l’Akragas: Kosicky; Motta, Legrottaglie, Franchina, Marchese; Seymour, Lodi, Comegna; Ricchiuti, Ebagua, Catellani (25′ Wellington). Agrigentini vivaci e vicini al gol al 13′ ed al 18′, sul capovolgimento di fronte il portiere neutralizza il tiro di Catellani.