Si attende a giorni la comunicazione ufficiale delle regole che detterà il nuovo Dpcm pensato dal governo per cercare di arginare quella che ormai sembra a tutti gli effetti la seconda ondata di epidemia da coronavirus in Italia.
I contagi salgono ogni giorno: ieri 5.724 nuovi casi, di cui 285 in Sicilia con circa ottomila tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Registrati anche due nuovi decessi nell’isola, che ha portato il totale delle vittime a 335. Una curva in netta ascesa, in tendenza con il resto del Paese.
Il governatore della Sicilia, nominato dalla presidenza del Consiglio dei ministri commissario per l’emergenza sanitaria in Sicilia ha chiarito: “Con il ‘bollettino di guerra’ quotidiano dovremo avere a che fare anche per il prossimo anno. Non siamo in emergenza, ma lavoriamo per prepararci al peggio e al Covid hotel per alleggerire gli ospedali”.
Intanto sono allo studio del governo i divieti per le feste private, gli sport amatoriali di contatto e la probabile chiusura dei locali alle h24.
Si pensa che le nuove regole decideranno per uno stop alla somministrazione di alcolici da asporto dalle 21, così come agli assembramenti fuori da bar, vinerie, pub e ristoranti, qui sarà imposto anche un limite al numero dei commensali.
Blocco totale alle feste in luoghi pubblici e limitazioni a quelle private. Restrizioni anche per le feste di matrimoni, battesimi e cresime, che si sono rivelate occasioni di diffusione del contagio: il tetto degli invitati sarà di trenta persone.
I dati parlano chiaro: il contagio avviene principalmente tra parenti e amici.
Poi c’è il capitolo mascherine, ll governo sembra orientato a imporre che le mascherine siano indossate anche nelle case se in presenza di non conviventi, oltre al divieto di feste private e la conferma della limitazione delle presenze in congressi e manifestazioni pubbliche al chiuso (massimo mille persone all’aperto se consentito dalle condizioni).
Duro colpo anche per gli operatori dello spettacolo, per alcuni teatri è allo studio una deroga, come La Scala di Milano e il San Carlo di Napoli, dove sarà concessa una percentuale su capienza rispetto al numero già indicato di massimo 200 spettatori.
Il timore è che si possa dover ricorrere a misure ancora più stringenti, ma tutto dipenderà dall’andamento della curva del contagio.
Al momento sembra escluso un nuovo lockdown totale, ma si potrebbe passare al rafforzamento del distanziamento con ‘zone rosse’ locali, smart working e chiusure di istituti scolastici a seconda del numero di contagi registrati.
Non è da escludere totalmente l’ipotesi del divieto di spostamenti tra regioni e di riduzione del numero di ore di lezione scolastiche in presenza.
RISPETTO NORME ANTI-COVID, LE MISURE ADOTTATE DALLE PREFETTURE SICILIANE
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