In arrivo la sanzione per inadempimento: questi italiani sono rovinati | Inps sta verificando questi codici

Stupore
Stupore – fonte pexels – sicilianews24.it

Inadempienze contributive che vanno regolarizzate, sennò si applicano sanzioni civili, amministrative e penali.

In Italia, l’inadempimento dell’obbligo contributivo comporta diverse sanzioni, che possono variare in base alla gravità del mancato pagamento e alla tipologia di contributo non versato. Le sanzioni principali si applicano in caso di mancato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti per i lavoratori dipendenti, e includono interessi di mora, multe e in alcuni casi sanzioni penali.

In ambito previdenziale, il datore di lavoro che non versa regolarmente i contributi all’INPS è soggetto a sanzioni civili, che consistono nell’applicazione di interessi calcolati sull’importo dovuto. Se il mancato versamento è prolungato o significativo, le sanzioni possono arrivare fino al 40% dell’importo non pagato. In caso di dolo, ossia quando il datore di lavoro agisce con l’intenzione di evadere i contributi, può essere applicata una sanzione penale, che può includere la reclusione.

Anche per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali, il mancato versamento dei contributi alle rispettive casse previdenziali può comportare sanzioni. Queste includono il pagamento di interessi e, in caso di inadempimento reiterato, l’impossibilità di accedere a determinati benefici, come la pensione anticipata o altri sussidi previdenziali.

L’inadempimento dell’obbligo contributivo può comportare l’esclusione dalle gare pubbliche e la perdita di appalti, soprattutto per le aziende che non rispettano le normative sulla regolarità contributiva, attestata dal DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva).

Inps sta verificando

I contributi previdenziali obbligatori devono essere versati entro i termini previsti dalla legge. In caso di mancato pagamento, si verifica un’inadempienza contributiva che necessita di essere regolarizzata. A seconda della gravità, possono scattare sanzioni civili, amministrative e, in alcuni casi, penali.

Le sanzioni civili mirano a rafforzare l’obbligo contributivo e a risarcire il danno subito dagli enti previdenziali. Se il versamento è solo omesso o ritardato, la sanzione civile viene calcolata con un interesse pari al tasso ufficiale di riferimento aumentato di 5,5 punti. Questo vale per ogni giorno di ritardo nel pagamento dei contributi.

Rabbia
Rabbia – fonte pexels – sicilianews24.it

Sanzione più pesante in caso di evasione

Nel caso di evasione, dove si riscontra l’intenzione di non versare i contributi, la sanzione è più pesante. Se il datore di lavoro occulta rapporti di lavoro o retribuzioni, la sanzione civile può arrivare fino al 30% dell’importo non versato, con interessi di mora aggiuntivi.

Infine, il mancato versamento delle ritenute previdenziali o l’impiego di lavoratori in nero comportano ulteriori sanzioni amministrative e pecuniarie, che variano in base al numero di lavoratori coinvolti e alla durata dell’irregolarità.