Trentaquattro progetti di riqualificazione, restauro e manutenzione in altrettanti edifici ed aree del centro storico per una spesa complessiva di 90 milioni di euro.
E’ quanto prevede il “Contratto Istituzionale di Sviluppo” per il Centro storico di Palermo discusso nel corso di una videoconferenza cui hanno preso parte la sottosegretaria per i Beni culturali Anna Laura Orrico, il Sindaco Leoluca Orlando, il dirigente generale del Dipartimento regionale ai Beni Culturali Sergio Alessandro, l’Assessore Maria Prestigiacomo, i rappresentanti di Invitalia, accompagnati dai tecnici del Mibact, dell’Assessorato per la rigenerazione urbana.
Il programma sarà inserito nel Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020, all’interno del Piano operativo “Cultura e turismo” che prevede che le somme siano impegnate entro la fine del prossimo anno. La firma del “Contratto” avverrà nelle prossime settimane a Palermo.
Gli interventi saranno focalizzati su aree ed edifici pubblici, escludendo possibilità di esproprio di beni privati. L’obiettivo complessivo è quello di rafforzare la presenza culturale, socio-assistenziale, ricettiva e turistica, mediante il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.
Il piano prevede la divisione degli interventi in quattro aree, che non corrispondono con quelle dei mandamenti storici: Kalsa, Ballarò, Piede Fenicio e Teatro Massimo. Un gruppo di progetti sarà poi finalizzato ad interventi “dematerializzati” per il potenziamento e per la fruibilità del sistema museale cittadino.
Nel primo “distretto” rientrano 10 progetti per complessivi 29 milioni di euro. Fra questi spiccano un corposo intervento a piazza Magione, con il restauro del Convento della Sapienza e diversi interventi di rifacimento delle pavimentazioni in vie e piazze del quartiere, nell’ottica della loro futura pedonalizzazione e fruizione pubblica. Sono poi previsti, anche con l’intervento della Sovrintendenza regionale, interventi di restauro del Convento delle Carmelitane Scalze, dello Spasimo e del Convento della Gancia.
Nell’area di Ballarò, dove sono previsti complessivamente 6 progetti per poco meno di 14 milioni, gli interventi si focalizzeranno soprattutto sul restauro di Palazzo Marchesi e del Palazzo Fiumetorto Giallongo. Anche qui una serie di interventi sulle pavimentazioni e sui servizi a rete sarà poi finalizzato alle pedonalizzazioni e alla fruizione pubblica.
L’area del cosiddetto “Piede Fenicio”, inclusa fra i corsi del Kemonia e del Papireto vedrà l’impegno di 19 milioni su 9 progetti, in gran parte lungo e attorno al Cassarò.
Particolarmente suggestivo il progetto che riguarda il complesso di Palazzo Gulì e del Museo Riso (quest’ultimo a cura della Regione Siciliana) che permetterà di realizzare un collegamento ciclopedonale fra Piazza Bologni e Piazza del Gran Cancelliere. Tre progetti saranno poi finalizzati alla valorizzazione del percorso Unesco Arabo-Normanno dall’area retrostante la Cattedrale, lung otutto il Cassaro.
Ultima area oggetto dell’intervento sarà quella prossima al Teatro Massimo: poco meno di 22 milioni concentrati in 5 interventi, fra cui il più corposo (12 milioni) è quello che prevede il restauro dell’ex Collegio di San Rocco, oggi sede di facoltà universitarie, che sarà riconvertito, per le parti non utilizzate dall’Università, con finalità espositive e museali. Sempre in quest’area, sarà recuperato l’ex Convento di San Basilio, destinato a diventare la “Casa delle culture” della città.
Un ultimo gruppo di progetti prevede interventi “immateriali” per il potenziamento del sistema museale: 6 milioni destinati alla creazione di un “Sistema museale integrato” con percorsi didattici multimediali e virtuali, la realizzazione di mostre itineranti sulla Sicilia Greca ed infine interventi a sostegno delle imprese di servizi culturali.
“Si avvia a conclusione un lungo percorso di progettazione e programmazione – afferma il Sindaco Leoluca Orlando – avviato alla fine del 2016 e che ora dovrà avere, grazie alla straordinaria sinergia e collaborazione registrata a tutti i livelli istituzionali, un’accelerazione.
In questi ultimi mesi, grazie anche allo straordinario lavoro dell’Assessore Prestigiacomo e dei suoi uffici, l’Amministrazione sta sbloccando fondi per centinaia e centinaia di milioni di euro. Tutti strumenti fondamentali per cambiare il volto della città, restituirne spazi vitali alla fruizione dei cittadini e al suo sviluppo economico.
Sono ben conscio che si tratta di progetti che vedranno la luce con tempi medio lunghi, ma in questo sta il dovere di un amministratore: guardare oltre la durata del proprio mandato per il bene della collettività.”
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