IMU, da oggi pagheremo COL SANGUE: aumento del 300% dell’imposta | Se non ce li hai ti conviene farti debito
Un tremendo aumento dell’IMU per tutti gli italiani: che batosta
L’IMU non è altro che l’Imposta Municipale Propria ed è una tassa che i proprietari di beni immobili, esclusa la prima casa in cui si ha la residenza, devono versare al Comune in cui questa risiede. Introdotta nel 2011 dal governo Monti nella manovra Salva-Italia, fino al 2013 si è pagata anche sulla prima casa ma dal 2013 l’abitazione principale è stata esclusa.
Questa tassa dev’essere pagata dai proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni, dai titolari di usufrutto, uso, abitazione su una abitazione, dai concessionari nel caso di concessione di aree demaniali e dai locatari per immobili concessi in locazione finanziaria.
Oggi, però, parliamo di un rincaro importante che cadrà sulle spalle di tutti gli italiani. A volerlo è stata l’Europa: è una vera e propria stangata sulla casa, annunciata già diversi mesi ma che si sperava non diventasse realtà.
Che batosta per gli italiani: aumenta del 300%
Entro il 2030, tutti i proprietari di beni immobili saranno costretti a rendere green la propria casa nel rispetto dell’ambiente: si tratta di una battaglia importante che molti stati si stanno impegnando a portare avanti per cercare di diminuire l’impatto antropico sull’ambiente. Entro il 2050, inoltre, l’obiettivo è quello delle emissioni zero: per quanto il piano sia nobile, di fatto costerà solo all’Italia 180 miliardi di euro. Ciò significa che ogni famiglia spenderà più o meno 50mila euro a famiglia.
Questa sarà la cifra che ogni famiglia si troverà a sostenere per i lavori di ammodernamento della propria abitazione e per far sì che entro il 2030 sia green. La stima è addirittura da aumentare un po’, poiché la maggior parte delle abitazioni che si trovano in Italia è in classi energetiche molto basse, quindi per renderle green serviranno molti soldi.
Il ritocco dei valori catastali
Come se non bastasse, l’Europa chiede all’Italia anche di ritoccare i valori catastali e quindi di adeguarli a quelli di mercato. Questi, in effetti, non vengono aggiornati da diversi decenni: ritoccarli significherebbe vedere aumenti che, in media, potrebbero attestarsi anche sul 300%.
Questo impatterebbe anche sull’IMU, quindi su tutti i proprietari di terreni edificabili e seconde case e, sebbene tale richiesta fosse già nota, si sperava che non diventasse mai concreta.