IMU, da oggi lo Stato paga te: basta presentare questo documento e arrivano 10mila euro sul tuo conto

Ecco tutte le informazioni sull’IMU, una delle tasse più salate.
L’IMU (Imposta Municipale Unica) è un tributo sugli immobili destinato a finanziare i servizi comunali. Introdotta nel 2012, ha sostituito l’ICI, estendendo l’obbligo di pagamento anche alle seconde case e agli immobili strumentali. L’abitazione principale è generalmente esente, tranne se classificata come di lusso (categorie A/1, A/8, A/9).
L’importo dell’IMU viene calcolato partendo dalla rendita catastale, che subisce una rivalutazione del 5%, per poi essere moltiplicata per un coefficiente stabilito in base alla tipologia dell’immobile. Su questo valore si applica l’aliquota comunale, che può variare entro i limiti fissati dallo Stato.
Il pagamento è suddiviso in due rate: acconto entro il 16 giugno e saldo entro il 16 dicembre. In alternativa, è possibile versare l’intero importo a giugno. Il pagamento avviene tramite modello F24 o bollettino postale, mentre eventuali ritardi comportano sanzioni e interessi.
Sono previste esenzioni e riduzioni per alcune tipologie di immobili, come quelli appartenenti a enti non profit, fabbricati rurali e immobili concessi in comodato d’uso ai parenti di primo grado, purché rispettino specifici requisiti.
Quando si può richiedere il rimborso IMU?
Il rimborso dell’IMU può essere richiesto quando l’imposta è stata versata in eccesso o per errore, ad esempio a causa di un calcolo sbagliato o di una digitazione errata del codice ente. La richiesta deve essere presentata per iscritto al Comune di riferimento. Se il contribuente è deceduto, gli eredi possono inoltrare la domanda, firmandola congiuntamente.
Gli errori di versamento rientrano in due categorie principali: pagamento effettuato a un Comune sbagliato, che può essere risolto con un rimborso diretto o un riversamento tra Comuni, e importo versato in eccesso, spesso dovuto a errori nei dati catastali o nel calcolo delle riduzioni. In questo caso, il Comune non invia automaticamente avvisi, quindi è consigliabile controllare la propria posizione fiscale.

Come ottenere il rimborso e tempi di accredito
La richiesta può essere effettuata compilando un modulo scaricabile dal sito comunale o inviando una domanda in carta semplice. È necessario indicare l’anno di riferimento, l’importo versato e quello effettivamente dovuto, allegando le ricevute di pagamento e specificando la modalità di rimborso preferita.
Il termine per presentare la richiesta è di cinque anni dall’errore. Il Comune ha 180 giorni per rispondere. Il rimborso può avvenire tramite bonifico bancario, accredito postale o pagamento presso la tesoreria comunale, comprensivo degli interessi legali maturati.