Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un’operazione a contrasto delle frodi nel settore petrolifero in tutta la provincia di Catania, che ha consentito, in particolare, il sequestro di oltre 59 mila litri di carburante, di un impianto di distribuzione di carburanti clandestino, di n. 2 autocisterne e la denuncia di 3 soggetti all’Autorità giudiziaria.
Nel dettaglio, i controlli – svolti dal Nucleo PEF della Guardia di finanza di Catania, con il supporto dell’Agenzia delle Dogane – hanno riguardato l’intera filiera del trasporto, deposito e commercializzazione dei prodotti petroliferi.
Le attività di verifica delle autocisterne, attraverso l’analisi chimica dei prodotti energetici trasportati, hanno così consentito di riscontare – nell’attuale fase del procedimento, in cui non si è pienamente realizzato il contradditorio con le parti – che il carburante sarebbe stato miscelato con oli di bassa qualità.
Gli interventi hanno anche permesso di:
• individuare a Catania una vasta area destinata a depositi clandestini di carburante, nel cui complesso sono state sequestrate anche n. 2 cisterne e n. 2 serbatoi metallici, con gruppo erogatore e apparato conta litri;
• evidenziare che, in taluni casi, il carburante sottoposto a controllo e successivo sequestro è stato ottenuto miscelando oli di bassa qualità e che pertanto, una volta messo in commercio nei distributori stradali e destinato al rifornimento, avrebbe potuto arrecare gravi danni alle autovetture;
• intervenire, sulla base della documentazione acquisita nel corso degli interventi in provincia di Catania, presso un impianto di distribuzione stradale di carburanti sito in Palma di Montechiaro (AG), al fine sequestrare il prodotto energetico illecitamente miscelato, scongiurandone la vendita al dettaglio.
I sequestri operati sono stati convalidati dalla competente Autorità Giudiziaria.
Sono stati svolti, infine, n. 8 controlli nei confronti dei distributori stradali volti ad accertare il rispetto della normativa sulla disciplina dei prezzi – che impone a ogni singolo operatore, per finalità di tutela del consumatore, la comunicazione dei prezzi del carburante al Ministero dello sviluppo economico – constatando che in n. 6 casi non erano state effettuate le previste comunicazioni.
L’attività si inserisce nel più ampio quadro delle azioni svolte dalla Guardia di finanza di Catania a tutela della finanza pubblica, con lo svolgimento di articolate operazioni sul territorio non solo volte a contrastare le più insidiose forme di frode fiscale che ledono gli interessi finanziari dello Stato, ma anche verificare il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità del prodotto venduto e il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi al consumatore.
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