I contagi in Sicilia hanno subito un’impennata negli ultimi cinque giorni: si è passati dai 598 nuovi contagi di martedì 16 (dati comunque in salita rispetto al giorno precedente) agli 859 di ieri. Un balzo in avanti che desta grande preoccupazione anche perchè contestualmente sono cresciuti anche i ricoveri in ordinaria e in terapia intensiva.
Nell’Isola dilaga la variante inglese che colpisce anche i più piccoli, crescono infatti i contagi tra bambini e adolescenti, a Messina ad esempio è scoppiato un focolaio tra i bimbi di una ludoteca: quindici casi positivi al tampone molecolare di cui almeno dodici bambini tra i 5 e gli 8 anni, e tre insegnanti. A sviluppare il focolaio a quanto pare sarebbe stato uno degli alunni che frequenta il doposcuola pomeridiano.
Ma la situazione più preoccupante si registra nel palermitano, dove i casi sono passati dai 225 di martedì 16 ai 370 di ieri con un numero di tamponi processati nell’Isola pari a poco meno di 24mila.
Anche il Sindaco di Palermo con una nota di ieri esprime preoccupazione: “Siamo di fronte ad un sensibile aumento dei nuovi contagi – afferma Orlando ricordando che negli ultimi giorni non si sono mai registrati meno di 200 contagi con punte superiori ai 370 – e ciò impone la necessità di disporre di dati precisi città per città (non più forniti dallo scorso 7 marzo) e, all’interno della città di Palermo, di dati (quantomeno settimanali) relativi a specifici ambiti o quantomeno per le singole Circoscrizioni.”
Un focolaio è stato confermato all’interno della struttura residenziale per anziani di via Avogrado a Partinico, gestita dalla cooperativa Nido d’argento. Sono 26 i positivi accertati tra cui 21 anziani e 5 operatori, su un totale di 60 persone sottoposte all’esame. Al momento sono tutti sono asintomatici tranne due anziani che sono stati ricoverati al Covid hospital di Partinico. L’Asp di Palermo indaga per risalire alla genesi del contagio e per rilevare eventuali negligenze e responsabilità.
Mercoledì scorso invece è stata interrotta dai carabinieri, una festa a Terrasini costata cara a sette giovani di età compresa tra i 16 ed i 21 anni tutti identificati e multati per avere violato le regole anti-covid.
Tra i giovani identificati e fermati Giunti sul posto dai carabinieri uno pare avesse precedenti di polizia per violazioni della normativa sugli stupefacenti e altri due sarebbero recidivi: già in passato avrebbero violato la normativa anti-covid.
Il timore è che episodi come questo possano innescare focolai familiari, e sulla vicenda, è intervenuto il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci: “È tempo di responsabilità e di qualche sacrificio, altrimenti, non ce ne usciamo. Grazie ai carabinieri di Terrasini, a cui continuo a chiedere di intensificare i controlli del territorio».
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