A quasi due mesi dall’entrata in vigore della normativa sulla certificazione energetica, in Sicilia solo il 12% degli annunci immobiliari è in possesso del certificato (obbligatorio) di prestazione energetica, una percentuale nettamente inferiore alla media nazionale che si attesta al 22%. Questo quanto risulta da una statistica prodotta da Immobiliare.it.
«Su quasi 16.000 annunci presi in esame in Sicilia, solo poco più di uno su nove è già in regola – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it – I dati sono però in continua evoluzione; la stessa rilevazione, effettuata solo una settimana fa, aveva evidenziato un certificato valido solo nel 10% degli immobili proposti in vendita o affitto nella regione. Oggi siamo al 12%»
Per la Sicilia la strada per mettersi in regola sembra ancora molto lunga. Enna guida la classifica delle province siciliane con il 19% di annunci a norma, seguita da Catania (17%), Siracusa (15%), Messina (13%). Palermo e Trapani si arrestano pari merito ad un 10%, Agrigento e Caltanissetta ad un 8%. Fanalino di coda Ragusa con l’8% di annunci certificati.
I problemi maggiori, inutile negarlo, li hanno i privati: solo il 9% degli annunci pubblicati da loro, su scala nazionale, è dotato di indicazione della classificazione energetica dell’immobile messo in vendita o affitto. Ottimi, invece, i risultati dei costruttori che rispettano l’obbligo legale (95%), seguiti da gruppi immobiliari (33%) e agenzie indipendenti (16%).
Guardando l’Italia nel suo complesso la Sicilia si posizione agli ultimi posti della classifica, a pari merito con Liguria, Marche e Puglia. Il primo posto appartiene al Trentino con un 39% di annunci immobiliari a norma. Fanalino di coda è la Basilicata con un certificato valido solo nel 9% degli immobili in vendita o in affitto.
La rilevazione condotta da Immobiliare.it considera come validi solo gli annunci che riportino, com’è richiesto dalla normativa, sia la classe energetica sia l’indice di prestazione energetica dell’immobile: un valore, questo, che è presente solamente nell’ACE (Attestato di Certificazione Energetica). Si escludono automaticamente tutti quegli immobili che, attraverso autocertificazione, erano stati collocati direttamente nella classe G, quella peggiore in assoluto; questa procedura non è più ritenuta corretta e sta obbligando privati e agenzie a correre ai ripari.
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