Immigrazione: necessaria una nuova normativa in Sicilia

La nostra regione, porta d’ingresso Mediterraneo, si doterebbe per la prima volta di una normativa appropriata.

A presentare il disegno di legge alla stampa il deputato del Pd Fabrizio Ferrandelli. “L’ultimo riferimento normativo del quale i Parlamento siciliano si è dotato è la legge n.55 del 1980. Il disegno di legge scritto a più mani già presentato all’ordine del giorno dell’Ars. Si tratta di un ddl non è definitivo, perché deve passare ancora al vaglio delle associazioni nel territori. Nel mio sito è possibile scaricare il testo del ddl per dare contributi a questa bozza. Ci avviciniamo alla stagione degli sbarchi. Bisogna trasformare la Sicilia in una terra d’accoglienza, cooperazione e diritti. Io stesso comincio a fare politica cercando di tutelare il diritto dei migranti lavorando nel mondo del volontariato. Oggi mi sembra il minimo portare all’interno di questo Palazzo un ddl che cerchi di dare delle norme per quelle che sono le idee di accoglienze, inclusione sociale e diritti”.

Ma cosa si vuole normare con questo ddl? All’interno del testo di legge si dice chi è il soggetto beneficiario che non è soltanto quello con il permesso di soggiorno, ma anche colui che è apolide, o chi arriva in Sicilia con lo status di rifugiato o esiliato o chi è senza permesso di soggiorno in condizione di clandestinità. “Tutti questi soggetti devono poter usufruire dei diritti umani fondamentali come quello alla salute, all’istruzione, il diritto di essere iscritto nelle graduatorie per l’emergenza abitativa – continua Ferrandelli – Abbiamo pensato all’interno del disegno di legge di fornire strumenti alla regione come l’istituzione di una consulta, un osservatorio che possa vigilare su piano triennale di azione strategica in termini di migrazione della Regione Sicilia. Attualmente non esiste un piano che riguarda i Migranti. Noi vogliamo che la Regione Sicilia si doti di un piano triennale che però sia aggiornato annualmente. E’ importante inserire anche la fase di cooperazione con i paesi di provenienza dei migranti. Siamo dispiaciuti che la nostra regione non sia competente in termini di cittadinanza, noi altrimenti saremmo intervenuti anche su questa materia. Vogliamo che il governatore Crocetta in prima persona riesca a dare anche questa avanguardia e giustizia alla Sicilia dotandola di una legge che elimini la sofferenza di tantissime persone che non possono continuare ad essere inascoltate”.

Il testo, composto da 22 articoli, prevede la creazione di una Consulta e di un Osservatorio regionale sull’immigrazione; la stesura di un Piano regionale di indirizzo per le politiche sull’immigrazione; un ‘Registro delle associazioni degli immigrati’; indica le modalità di cooperazione fra la Regione Siciliana e i Paesi di provenienza dei migranti; individua i soggetti destinatari delle norme a tutela dei diritti e delle tutele; prevede specifiche misure per assicurare assistenza sanitaria, istruzione, integrazione culturale, interventi abitativi, misure contro la discriminazione, accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo; vi è poi una parte del ddl sui Centri di accoglienza. Ci sono inoltre alcune misure per favorire l’accesso al credito per creare occasioni di lavoro per gli immigrati. La previsione dell’impatto finanziario di queste misure, per le casse della Regione, è calcolata in 3 milioni di euro, come la Regione Campania.

“Invito tutte le forze politiche presenti a contribuire a varare questo disegno di legge – ha concluso Ferrandelli – e invito il presidente Crocetta a farsi promotore, insieme a noi, di questa iniziativa legislativa e parlamentare”.