ROMA (ITALPRESS) – “Questo incontro serve a rafforzare la cooperazione regionale del nostro paese. Il Mediterraneo non è un mare o un’espressione geografico, ma è un insieme di legami sociali, economici e culturali, è un crocevia del mondo”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, alla 7° Conferenza “Rome Med-Mediterranean Dialogues”. E ha aggiunto: “Pensate al blocco del canale di Suez dell’anno scorso, la chiusura di un accesso da e per il Mediterraneo ha avuto conseguenze importanti ovunque oppure pensiamo ai flussi di migranti sulle nostre coste.
Da soli non possiamo controllare i movimenti migratori che dall’inizio di quest’anno contano 63.000 arrivi, sei volte tanti del 2019. Serve un maggior coinvolgimento di tutti i paesi europei anche nel Mediterraneo. L’Italia promuove un avanzamento europeo verso una gestione collettiva basata sull’equilibrio effettivo tra responsabilità e solidarietà. Vogliamo agire congiuntamente per prevenire i flussi integrali e proteggere i più deboli anche attraverso la promozione di corridoi umanitari dai paesi più vulnerabili. Rafforzare i flussi legali che sono una risorsa, strettamente legata alla gestione dell’immigrazione è la stabilità dei paesi di transito e origine”.
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