Lampedusa – ”Se il governo vuole fare
qualcosa di concreto per Lampedusa puo’ e deve farlo subito,
invece di continuare a discutere della questione immigrazione
in termini ideologici e non concreti”. E’ quanto ha dichiarato al sito dell’Associazione
nazionale dei comuni italiani (Anci) il sindaco di Lampedusa,
Giuseppina Maria Nicolini, nel chiedere un cambiamento della
legge Bossi-Fini e del decreto sicurezza maroni, dopo
l’ennesimo sbarco di migranti sull’isola. ”Tutti – afferma Nicolini – parlano ancora di ‘emergenze’
a Lampedusa mentre per noi gli sbarchi sono la normalita’:
con questo problema ci conviviamo ogni giorno, e non mi pare
che siano ancora arrivati segnali chiari dal governo, se non
appunto la dichiarazione di buone intenzioni del premier”. Dichiarazione che, auspica il sindaco di Lampedusa ”va
tradotta subito in fatti concreti: il cambiamento della
Bossi-Fini con l’abolizione di tutte le norme
sull’immigrazione; del decreto sicurezza Maroni, con
l’abolizione dei Cie e la modifica della logica dei mega
centri di permanenza”. Per il sindaco, inoltre, ”i Comuni vanno coinvolti,
perche’ e’ proprio sui territori che il fenomeno maggiormente
incide. Per questo non ha senso la logica dei centri
extraterritoriali, per entrare nei quali, ad esempio, il
sindaco deve chiedere l’autorizzazione”, conclude Nicolini.
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