Immigrati, sindaco Lampedusa a Letta: “Superstiti naufragio ancora ‘sequestrati’ su isola”

Palermo, 5 nov.- “Ho chiesto al premier Letta di fare trasferire al piu’ presto da Lampedusa gli oltre cento eritrei superstiti del terribile naufragio avvenuto il 3 ottobre scorso in cui morirono 36…

Palermo – “Ho chiesto al premier Letta di fare trasferire al piu’ presto da Lampedusa gli oltre cento eritrei superstiti del terribile naufragio avvenuto il 3 ottobre scorso in cui morirono 366 profughi. Perche’ da piu’ di un mese continuano a essere ‘sequestrati’ nel Centro d’accoglienza dell’isola dove vivono in condizioni quasi diumane, la struttura e’ totalmente inadeguata”. Dice il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, subito dopo l’incontro con il premier Enrico Letta, a cui ha partecipato anche il Governatore siciliano Rosario Crocetta, per parlare dell’emergenza sbarchi di Lampedusa ma soprattutto dei superstiti della tragedia del 3 ottobre.

“Ho fatto presente al premier Letta – prosegue ancora Nicolini – che subito dopo il naufragio il sindaco di Roma Ignazio Marino aveva annunciato di essere disposto ad ospitare i sopravvissuti, ma finora non e’ cambiato nulla e i profughi sono ancora rinchiusi nel Centro d’accoglienza dell’isola dove non ci sono le condizioni igieniche adeguate. Volevo anche mostrargli le fotografie che avevo sull’I Pad ma il premier mi ha fermata dicendo che conosceva le condizioni della struttura per esserci andato quando e’ venuto sull’isola”.

“Letta mi ha detto anche che hanno tentato di spostare una parte dei sopravvissuti perche’ alcuni di loro devono restare a disposizione dell’autorita’ giudiziaria, per l’inchiesta sul naufragio, ma loro hanno detto che vogliono essere trasferiti tutti insieme – dice ancora Giusi Nicolini – Io ho ribattuto che i superstiti possono essere sentiti dagli inquirenti anche in altre sedi, l’importante e’ farli partire subito da Lampedusa. Non possono continuare a restare in un posto dove, per legge, potrebbero restare solo per 72 ore al massimo”.

“Ho ribadito insomma al Presidente del Consiglio che i superstiti devono partire al piu’ presto – ribadisce ancora Giusi Nicolini – Sarebbe cosi’ semplice migliorare la vita delle persone, non capisco perche’ non si fa”. All’incontro con il sindaco e Crocetta conLetta ha partecipato anche il capo di gabinetto del ministro dell’Interno, Angelino Alfano. “Ho spiegato loro ancora che i superstiti vogliono lasciare al piu’ presto l’Italia, ecco perche’ non vogliono essere fotosegnalati come accade spesso con i profughi – conclude Nicolini – Queste persone vogliono lasciare Lampedusa per raggiungere i loro parenti in Nord Europa, dalla Svezia alla Norvegia”.