Roma, 21 ott – ”L’idea dei funerali di Stato e’ naufragata non appena e’ stata annunciata: non c’e’ stato
alcun atto conseguente, nessun segnale concreto. La necessita’ era dare una maggiore razionalita’ e funzionalita’
al riconoscimento”. Lo ha dichiarato il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini in conferenza stampa al Senato, precisando che per lei ”i funerali erano legati alle famiglie delle vittime, doveva essere un saluto che ridesse dignita’ ai morti”. Per Nicolini, pero’, ”ora i morti devono riposare in pace, e si deve pensare ai vivi, sia a quelli che sono gia’ arrivati che a quelli che arriveranno”. Infine, il sindaco si e’ pronunciata contro la scelta di far partecipare il governo eritreo ai funerali perche’ ”se riconosciamo protezione ai giovani eritrei che scappano dal
loro paese per non fare a vita i militari, non capisco perche’ abbiamo invitato il governo eritreo a piangerli”.”Buttiamo via la maschera – ha concluso Nicolini: Lampedusa non ce la fa piu’ a reggere tutti questi morti, l’isola non e’ un simbolo”.
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