Immigrati, gommone soccorso al largo di Lampedusa: due morti

Palermo, 18 feb. – Un gommone con a bordo 123 migranti – che avrebbero riferito di essere somali – ‘ stato soccorso a circa 145 miglia a sudovest di Lampedusa. Durante le operazioni di trasbordo su u…

Palermo, 18 feb. – Un gommone con a bordo 123 migranti – che avrebbero riferito di essere somali – ‘ stato soccorso a circa 145 miglia a sudovest di Lampedusa. Durante le operazioni di trasbordo su un mercantile greco, dirottato in soccorso dell’imbarcazione dalla centrale operativa della Guardia Costiera di Roma, contattata dalla Capitaneria di Porto di Palermo, sono stati rinvenuti due cadaveri.

La prima chiamata di sos per un motore in avaria era arrivata marted’ mattina tramite un telefono satellitare alla Capitaneria di porto di Palermo. A quel punto la centrale operativa di Roma ha dirottato sul posto dei mercantili che si trovavano in zona. Il primo a raggiungere il gommone ‘ stato un mercantile greco, che ha effettuato il trasbordo dei migranti, trasferiti ad Augusta.

Sono 10.400 gli immigrati soccorsi dall’inizio della dell’operazione militare e umanitaria Mare Nostrum, nata il 18 ottobre per il rafforzamento della sicurezza e il controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo. “Oltre 8.500 immigrati sono stati recuperati direttamente dalla Marina Militare nell’ambito di 65 interventi di soccorso”, spiega all’Adnkronos il capitano di vascello Mario Mattesi, comandante della nave San Giusto, l’unita’ di bandiera del 29′ gruppo dispositivo Mare Nostrum . “Un flusso sempre in aumento – spiega il comandante – in controtendenza con quanto ‘ avvenuto negli stessi mesi degli anni precedenti”, tanto che ‘ iniziata una serie di attivit’ a livello giudiziario mirate ad appurare se l’aumento dei viaggi dai Paesi africani possa dipendere dalla volont’ delle organizzazioni criminali di approfittare della presenza delle navi italiane vicino alle coste africane.

Durante l’operazione sono state individuate anche tre ‘navi madri’ per il traffico di immigrati e sono stati arrestati alcuni scafisti. L’operazione militare e umanitaria Mare Nostrum vede impiegato il personale e i mezzi navali ed aerei della Marina Militare, dell’Esercito, dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera e di tutti i Corpi dello Stato che, a vario titolo, concorrono al controllo dei flussi migratori via mare.