Immigrati: Cir, prendere misure per evitare tragedie in mare
Roma, 3 ott – ”Ci sono diverse modalita’ con cui i
richiedenti asilo e rifugiati potrebbero entrare in Europa in
modo regolare, ma sono poco utilizzate dagli stati europei:
il reinsediamento di ri…
Roma, 3 ott – ”Ci sono diverse modalita’ con cui i richiedenti asilo e rifugiati potrebbero entrare in Europa in
modo regolare, ma sono poco utilizzate dagli stati europei: il reinsediamento di rifugiati da un paese di primo asilo, le operazioni di trasferimento umanitario attivate nel contesto di emergenze umanitarie, l’uso flessibile dei visti e le
procedure di ingresso protetto che consentono ad un cittadino di uno stato terzo di poter chiedere asilo gia’ nel paese di origine o di transito. L’Italia e l’Europa devono dotarsi di questi strumenti: e’ un passaggio indispensabile per cercare di dare alternative alla lotteria della morte del Mediterraneo”. Cosi’ Christopher Hein direttore del
Consiglio italiano per i rifugiati ha commentato la tragedia di Lampedusa, nella quale sono morte 94 persone. ”Quest’anno – ha detto Hein – abbiamo visto un fortissimo intensificarsi degli sbarchi e l’aprirsi di nuove rotte
migratorie, come quelle che stanno portando nel nostro paese i siriani. Rotte pericolose e percorse con barche inadeguate, guidate da trafficanti senza scrupoli. E la maggior parte di chi sta arrivando a Lampedusa, sulle coste della Sicilia e della Calabria sono persone in fuga da guerre e conflitti,sono siriani, eritrei e somali”. Per Hein, ”ormai e’ chiaro: o continuiamo ad assistere a questa carneficina o per evitare che i rifugiati continuino a
mettere a rischio la loro vita per arrivare in Europa dobbiamo dare loro delle alternative di ingresso protetto”. ”Altrimenti l’unica possibilita’ che diamo loro e’ quella di attraversare un mare che continua a inghiottire vite. E
non credo che questa sia una posizione ancora sostenibile per paesi democratici e civili”, ha concluso Hein.