Palermo – Ci sarebbero due nuove vittime nell’ennesimo viaggio della speranza, che ha portato a Lampedusa (Agrigento) 103 migranti, soccorsi nella notte dalla Marina militare nel Canale di Sicilia.
Lo avrebbero riferito ai soccorritori gli stessi immigrati una volta giunti in porto, raccontando di un bimbo e di un uomo morti durante la traversata e gettati in acqua. Il loro racconto ‘ adesso al vaglio degli investigatori. Gi’ domenica scorsa altri 90 somali avevano raccontato di tre donne morte di stenti durante il viaggio.
Un altro barcone con a bordo circa 200 migranti, tra cui donne e bambini e due neonati di pochi giorni, ‘ stato abbordato mercoled’ sera alle 22.45 nelle acque nazionali antistanti Siracusa, dal Guardacoste Veloce G125 Fusco del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Messina.
Il fermo ‘ avvenuto al termine di un’attivit’ di monitoraggio a distanza del natante nelle acque internazionali, condotto dai finanzieri in cooperazione con la vedetta V2042 della Sezione Operativa Navale del Corpo di Siracusa e le vedette Cp271 e Cp304, rispettivamente, della Capitaneria di Porto di Siracusa e di Pozzallo (Ragusa), finalizzato a verificare le relative condizioni di navigabilit’, nonch’ l’inequivocabile intendimento d’ingresso illegale nel territorio Italiano.
Assicurate ai migranti, apparsi in buono stato di salute, le preliminari attivit’ di rifocillazione, sono state avviate le ricerche di eventuali favoreggiatori da porre a disposizione dell’autorit’ giudiziaria competente. Il barcone, scortato dal convoglio interforze, ‘ stato condotto al Porto di Siracusa, dove era gi’ stato allertato il dispositivo di accoglienza.
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