Sarebbero oltre cinquanta i dispersi dell’ultimo naufragio nel Canale di Sicilia. Lo afferma Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Oim Organizzazione Inter azionale delle Migrazioni in Italia.
Il dato emerge dalle testimonianze dei sopravvissuti. I 150 migranti coinvolti nell’incidente erano a bordo di un’imbarcazione che si è ribaltata poco prima dell’arrivo dei soccorritori. I migranti sarebbero tutti caduti in acqua: la maggior parte è stata tratta in salvo e 10 corpi sono stati recuperati ma altre 40 persone mancherebbero all’appello.
La nave Dattilo della Guardia costiera ha salvato i superstiti trasportandoli sulla terraferma. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per naufragio e omicidio plurimo colposi.
L’imbarcazione militare aveva già a bordo altri 318 migranti recuperati in una precedente operazione. In tutto sono circa un migliaio gli immigrati soccorsi e in arrivo in vari porti della Sicilia. Oltre a quelli presenti sulla Dattilo, a Pozzallo è arrivata una petroliera con a bordo 183 persone, mentre altre 319 sbarcheranno a Porto Empedocle.
“Gli eventi nel Mediterraneo hanno acuito il senso di emergenza ed abbiamo deciso di accelerare sull’Agenda europea sulle migrazioni anticipandola a metà maggio, mentre prima era prevista a metà luglio”, ha detto il primo vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans. Occorre, ha continuato, un “atteggiamento aggressivo nella lotta ai trafficanti di esseri umani responsabili di tragedie
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