Il virus uccide e ai Rotoli si aggrava la situazione delle salme in attesa

Avevamo lasciato il cimitero del Rotoli in una situazione di grave emergenza, tra lo scandalo dell’ex direttore Cosimo De Roberto arrestato per corruzione i primi giorni di ottobre, al dramma delle centinaia di salme in attesa di sepoltura. A metà del mese scorso si contavano ancora 523 che giacevano a terra in sala Bonanno e nei gazebo allestiti all’interno del cimitero in attesa di una collocazione.

hMa l’avanzata del virus in città ha peggiorato una situazione già di per se drammatica: a settembre i decessi registrati sono stati 491, il 5% in più, ma ad ottobre con altri 599 morti l’incremento ha toccato il 20%.

Al momento al cimitero palermitano dei Rotoli si registrano circa 80 ingressi di feretri a settimana, una ventina in più della media, un elemento di criticità che si somma ad una carenza cronica di posti.

Pochissime le richieste di cremazione, solo 13, offerte gratuitamente dall’amministrazione comunale per alleviare il carico delle tumulazioni in attesa.

Martedì intanto sarà presentato alla Sovrintendenza un primo progetto da 300 loculi fuori terra mobili per il cimitero dei Rotoli, ma si lavora anche ad un secondo progetto di 1.100 loculi.

Una soluzione che dovrebbe snellire la situazione che vede oramai un numero record di salme in attesa, numero che cresce ogni giorno di più anche a causa dell’incidenza del Coronavirus.

LEGGI ANCHE

NUMERI DA RECORD IN SICILIA, ALTRE DUE ZONE ROSSE E A TROINA TORNA LA PAURA

CORONAVIRUS, I DATI DI SABATO 14 NOVEMBRE