Ormai non si pensa ad altro, dopo le indiscrezioni sulle dure regole che saranno dettate dal Dpcm del 3 dicembre e la prospettiva di un Natale senza festeggiamenti ne riunioni, ne regali, si spera solo nel vaccino.
La buona notizia è che le aziende Biontech e Pfizer hanno presentato la richiesta di autorizzazione per il loro vaccino all’Ema (Agenzia europea dei farmaci), che dovrebbe dare la sua risposta per il 29 dicembre, e il 12 gennaio all’azienda americana Moderna.
Intanto il commissario Domenico Arcuri ha dichiarato che “In Italia il piano esecutivo vaccinale è pronto, in attesa di diventare operativo quando i vaccini avranno le autorizzazioni”.
In Italia arriveranno 202 milioni di dosi di vaccino dal primo trimestre 2021 ha detto intanto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso dell’incontro con i capigruppo di maggioranza. Il vaccino andrà al personale medico e sanitario e alle Rsa, poi per fasce d’età: prima agli ultra 80enni, poi la fascia 60/70 e via via le altre fasce d’età, dando priorità ai lavoratori essenziali quali quelli della scuola. Ci sarà il coinvolgimento dell’esercito per la distribuzione.
Intanto ieri sera il presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Cts Franco Locatelli, ospite di ‘Carta Bianca ha ribadito: “Dico no, assolutamente, a un allentamento delle misure in vista del Natale, altrimenti a gennaio ci troveremo a fronteggiare una nuova ondata”.
“E’ un sacrifico ma va fatto. Sarà un Natale diverso che, però, sotto l’albero come regalo ci porterà due vaccini“.
“Per la seconda parte del nuovo anno potremmo essere pronti a vaccinare le prime persone, operatori sanitari e anziani. Il lavoro per garantire tempistiche veloci e metodi efficaci è già iniziato. Il piano di distribuzione vaccino è pronto, frutto di una stretta collaborazione con il commissario Arcuri, i colleghi del ministero della Salute, le ditte farmaceutiche e i presidenti di regione. Fondamentale l’adesione al vaccino, il convincimento di quanto sia importante e imprescindibile. Dobbiamo arrivare a vaccinare almeno il 70% della popolazione. E’ comunque, a mio avviso, irragionevole la vaccinazione obbligatoria”.
“Sicuramente dovremo” convivere con il virus “per diverso tempo. Ecco perché è importante il vaccino” conclude.
Dal momento che tutti escludono la possibilità di rendere il vaccino obbligatorio è importante che i governi si impegnino affinché venga accettato dai cittadini attraverso una informazione e comunicazione trasparente, chiara, comprensibile, consistente e coerente, basata su dati scientifici sempre aggiornati.
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