Il tampone è risultato positivo: “è Vaiolo delle Scimmie” | Panico in questa regione italiana: individuato il virus
Allarme vaiolo delle scimmie, cosa sta succedendo in questa regione italiana
Il Monkeypox, chiamato anche vaiolo delle scimmie, è un’infezione virale trasmessa inizialmente dagli animali all’uomo e causata dal Monkeypox virus, che appartiene alla stessa famiglia dei vaiolo. Già da tempo diffusa nell’Africa occidentale e centrale, questa infezione in data 14 agosto 2024 è stata dichiarata oggetto di “emergenza pubblica internazionale” a causa dell’alto numero di contagi registrati nell’ultimo periodo.
Secondo un rapporto di fine agosto, solo in Africa da inizio anno sono stati registrati 20mila casi di vaiolo delle scimmie. I casi confermati, però, sono 3.311 e hanno determinato 582 morti: di questo numero, ben 2961 sono stati registrati nella Repubblica Democratica del Congo, dove si suppone che sia in corso una trasmissione comunitaria.
Il vaiolo delle scimmie è arrivato anche in Europa. Il 15 agosto di quest’anno, infatti, è stato segnalato un caso di positività in Svezia, riferito a una persona con una storia di viaggio in un paese africano dove il virus è già noto. Oggi, però, al centro delle cronache c’è una regione italiana: cosa sta succedendo.
Emilia-Romagna e vaiolo delle scimmie: il punto della situazione
Tra Forlì e Cesena, proprio in queste ultime ore, il laboratorio di microbiologia dell’Ausl Romagna a Pievesestina diretto da Vittorio Sambri, l’Università di Bologna con la professoressa Alessandra Scagliarini e Xenturion Diagnostics, una start-up di Forlì fondata da Maria Elena Turba hanno messo a punto un nuovo test veloce ed economico finalizzato all’individuazione rapida dei casi di vaiolo delle scimmie. Si tratta di uno strumento rivoluzionario che, per stessa ammissione di Vittorio Sambri, è mancato per esempio all’esplosione dei primi focolai di Ebola. Il nuovo test si potrà usare sul campo, per esempio nei villaggi africani, e permetterà di individuare ed isolare subito i positivi.
Il punto forte di questa scoperta è la sua semplicità: per usare questo test, infatti, non è necessario un laboratorio di competenza e non serve la catena del freddo, quindi può viaggiare tranquillamente su qualsiasi mezzo. Inoltre, costa molto meno dei test di laboratorio tipici dei Paesi occidentali, quindi è sostenibile anche economicamente.
Cosa ci si aspetta
Per quanto si debba stare in allerta, secondo Sambri si è a un punto migliore rispetto a quello in cui si era nelle prime fasi della pandemia di Sars-CoV-2. A differenza del 2020, infatti, ci sono già dei test sensibili ed efficaci per individuare i positivi, inoltre è già presente un vaccino specifico prodotto da un paio di aziende del Nord Europa.