Con il taglio del cuneo vantaggio fiscale di 14 euro al mese
Il taglio del cuneo fiscale, stando ai primi dati, potrebbe garantire ai lavoratori dipendenti una busta paga più “pesante” fino a 14 euro netti al mese. I calcoli sono stati realizzati dall’Ufficio studi della CGIA.
I vantaggi economici più “tangibili” sarebbero per i dipendenti con un reddito imponibile Irpef che oscilla tra i 15.000 ai 20.000 euro all’anno, che corrisponde ad un stipendio mensile netto compreso tra i 950 e i 1.250 euro. Vediamo nel dettaglio gli effetti del previsto taglio del cuneo fiscale sui lavoratori dipendenti. Partiamo dai più “fortunati”:
- con un reddito imponibile Irpef annuo di 15.000 euro, pari ad uno stipendio mensile netto di 971 euro, il vantaggio sarebbe di 172 euro all’anno, che si tradurrebbe in 14 euro mensili in più in busta paga;
- per un dipendente con un reddito annuo di 20.000 euro, equivalente a uno stipendio mensile netto di 1.233 euro, il vantaggio fiscale annuo sarebbe di 151 euro (13 euro al mese);
- per i redditi più elevati, sino ad arrivare alla soglia limite dei 55.000 euro, i vantaggi fiscali si dovrebbero progressivamente ridurre fino ad arrivare a importi mensili pressoché inconsistenti.
“Comprendo che il momento è difficile e risorse in cassa ce ne sono poche – dichiara il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – Tuttavia, ritenere che con queste cifre mensili nette si possa dare un po’ di serenità alle famiglie è una chimera. Certo, è meglio riceverli anziché doverli pagare: stiamo però parlando di cifre irrisorie che non permetterebbero ad una persona di concedersi neanche una birra e una pizza”.